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Barriere architettoniche: le linee guida per eliminarle

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Il documento nasce dalla collaborazione tra l’UNI, il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati e FIABA Onlus - Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche

Istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite, il 3 dicembre è stata la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, che quest’anno ha coinciso con il decimo anniversario dall’adozione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle Persone con Disabilità e ha avuto come tema “Achieving 17 goals for the future we want” ovvero “Conseguire i 17 obiettivi per il futuro che vogliamo” (vd. Sustainable Development Goals (SDGs) and Disability).

Si è trattato di un importante momento per riaffermare e promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza non solo dei temi della disabilità e della piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita, ma anche per sottolineare la necessità di una sempre più diffusa cultura dell’inclusione e della libera fruizione da parte di tutti i cittadini - senza distinzione o limitazione alcuna - dei luoghi in cui viviamo. La qualità della vita di una città dipende infatti dalla possibilità per i suoi abitanti di poter usufruire delle risorse e dei servizi in essa disponibili, mantenendo le relazioni che loro ritengono fondamentali per la propria vita sociale.

Partendo da questi presupposti e considerando che l'accessibilità deve elevare il comfort dello spazio urbano, eliminando tutti gli ostacoli che discriminano, a favore di un'uguaglianza di opportunità, la UNI/PdR 24:2016 “Abbattimento barriere architettoniche - Linee guida per la riprogettazione del costruito in ottica universal design”, recentemente pubblicata, fornisce una serie di linee guida e indicazioni tecniche per la riprogettazione del costruito in ottica “universal design”.

Il documento nasce dalla collaborazione tra l’Ente Italiano di Normazione, il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati e FIABA Onlus - Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche e, partendo dal presupposto che una città con una buona qualità di vita è una città in cui tutti possono sviluppare le proprie potenzialità e condurre una vita serena e soddisfatta, la Prassi illustra le modalità di un approccio metodologico fondato sul concetto di accessibilità per tutti, basato sull'analisi del contesto, sulla metodica per il rilevamento delle criticità (compresi i criteri per l’individuazione delle barriere architettoniche e sensoriali) e sull’analisi delle scelte progettuali dei possibili interventi di abbattimento delle barriere architettoniche.

La UNI/PdR 24 si ispira e prende spunto dal Concorso Nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità”, promosso proprio da CNGeGL e di FIABA Onlus, attraverso il quale si punta sui nuovi progettisti e li si responsabilizza rispetto al tema sociale dell'accessibilità globale, partendo dalla consapevolezza che è di importanza fondamentale sensibilizzare e formare opportunamente i futuri giovani progettisti che si occuperanno delle nostre città.

Il documento vuole essere uno strumento di lavoro per tutti coloro che intendono affrontare il tema della riprogettazione del costruito con un'ottica focalizzata sullo universal design e si fonda sul concetto che la riprogettazione debba partire dalla rilettura dello spazio architettonico mediante l'indagine funzionale e antropologica di come questo spazio viene vissuto e percepito, al fine di approfondire le problematiche connesse al superamento delle barriere fisiche, sensoriali e psicologiche. Non è quindi più sufficiente applicare le singole normative: è necessario analizzare l’ambiente nella sua globalità, con un approccio olistico.

Il tema dell’accessibilità e uno specifico approfondimento sulla UNI/PdR 24 saranno disponibili sul numero di Gennaio di U&C. Si ricorda che le prassi di riferimento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.