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Codice appalti: gli enti di previdenza chiedono modifiche

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Se non sarà aggiustato il tiro, ad esempio, sugli obblighi contributivi delle società di professionisti e di ingegneria, saranno a rischio i saldi previdenziali

Gli enti di previdenza scendono in campo per colmare le lacune del nuovo Codice dei contratti pubblici. Ed è battaglia aperta sui contributi. Se non sarà aggiustato il tiro sugli obblighi contributivi delle società di professionisti e di ingegneria, sulla possibilità di intervento sostitutivo da parte della stazione appaltante, in tema di Durc e certificato di regolarità contributiva e sui requisiti di accesso alle gare, saranno a rischio i saldi previdenziali.

Questo l'sos lanciato congiuntamente dalla Cipag (ente geometri), dall'Epap (ente pluricategoriale), dall'Eppi (periti industriali) e da Inarcassa (ente architetti e ingegneri), tramite una lettera inviata direttamente al Governo.

Iniziativa che ha trovato non solo il favore dell'Adepp (associazione che riunisce gli enti di previdenza) guidata da Alberto Oliveti che ha sottolineato come "le casse abbiano fatto bene, al fine di conservare un sistema pensionistico sostenibile, a lanciare un appello al governo sulle potenziali lacune normative che potrebbero consentire alle società di eludere gli obblighi”.