Dagli ultimi dati del Ministero dell’interno risulta che nel 2015 sono diminuiti sia i provvedimenti di sfratto emessi (-16,58 per cento rispetto al 2014, essendosi ridotti di quasi 13.000 unità) sia gli sfratti eseguiti (-10,44 per cento, quasi 4.000 in meno rispetto all’anno precedente). Nelle grandi città, addirittura, i provvedimenti di sfratto emessi sono diminuiti del 23,78 per cento rispetto al 2014.
Lo rileva Confedilizia - in relazione a un recente comunicato della Uil - precisando che ad essere in calo sono soprattutto gli sfratti per morosità, che sono scesi di oltre 12.000 unità (-18 per cento), raggiungendo una quota che non si toccava da quattro anni.
“Se un allarme sfratti non c’è, resta - rileva il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa - il nodo delle misure necessarie per agevolare l’accesso all’abitazione. Va rilanciato l’unico strumento che ha garantito tale accesso fino a che non è stato messo in crisi da politiche fiscali dissennate: l’affitto privato”.