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Il Bando Periferie finanzierà tutti i progetti di riqualificazione

Urbanistica di
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Stanziati 1,6 miliardi di euro che si sommeranno ai 500 milioni già previsti nella Legge di stabilità 2016. La somma precedentemente prevista si era rivelata insufficiente

La Presidenza del Consiglio ha dato l’assenso al finanziamento totale di tutti i progetti inerenti alla riqualificazione urbana presentati dalle Città metropolitane e dai Comuni capoluogo nell’ambito del bando periferie. Stanziati 1,6 miliardi di euro che si sommeranno ai 500 milioni già previsti nella Legge di stabilità 2016. La decisione è stata presa al termine della riunione della Cabina di regia del Fondo Sviluppo e Coesione presieduta da Claudio De Vincenti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Il provvedimento è stato deciso poiché la somma stanziata precedentemente si è rivelata insufficiente in quanto gli Enti locali hanno presentato progetti per un valore di oltre 2,1 miliardi di euro.

Il “Bando periferie” è stato pubblicato Sulla Gazzetta Ufficiale n. 127 del 1° Giugno scorso recante “Approvazione del bando con il quale sono definiti le modalità e la procedura di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta”.

Il programma faceva riferimento agli studi di fattibilità sulla riqualificazione urbana delle periferie degradate. Il bando erogava 500 milioni di euro, per l’annualità 2016, ai Comuni capoluoghi di provincia, di Regione e alle Città Metropolitane, per interventi di riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie. La bozza definitiva era stata approvata lo scorso 14 Aprile, mentre in precedenza era stata emanata la prima versione del bando in cui veniva data la tipologia degli interventi ammessi, i requisiti e i criteri di valutazione, i soggetti che potevano partecipare al bando, nonchè veniva specificato che potevano partecipare al concorso le città metropolitane e i comuni capoluoghi di provincia.

Successivamente, la Conferenza unificata ha approvato il bando rimodulando le procedure e requisiti di presentazione di progetti per la riqualificazione delle periferie, dando la possibilità di presentare anche uno studio di fattibilità o progetto preliminare a condizione che i soggetti proponenti si impegnassero ad avvallare entro 60 giorni dalla sottoscrizione il relativo progetto esecutivo.
Gli interventi in opera potevano riguardare i seguenti casi:
- miglioramento della qualità del decoro urbano;
- manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti;
- accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di residenza urbana;
- potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana, tra i quali lo sviluppo per l’inclusione sociale e la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano e urbano;
- mobilità sostenibile e adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati.

I soggetti proponenti dovevano presentare i piani operativi entro 90 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e altri 90 giorni erano stabiliti al fine di presentare progetti per la conclusione dei piani del procedimento di valutazione; 30 giorni, infine, per la sottoscrizione delle convenzioni. Veniva, infine, data la possibilità alle amministrazioni di richiedere il 10% del finanziamento, se previsto, al momento della firma contrattuale del piano operativo. Tale operazione consentiva di mettere in pari le spese relative ai costi di avvio dell’operazione dei soggetti proponenti.