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Il Cresme prevede nel 2017 una crescita delle opere infrastrutturali

Lavori pubblici di
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Il motivo che fa scattare la previsione in positivo è il fatto che vi sarà una serie di grandi bandi per le opere infrastrutturali, mentre altre arriveranno alla fine in termini di pagamenti

Secondo la relazione congiunturale 2017 del Cresme (che sarà presentata il 18 Ottobre prossimo a Bologna) sono positivi i segnali di ripresa inerente le grandi opere pubbliche infrastrutturali. Nello specifico il Cresme ipotizza una crescita del 2,6% (specificatamente un +1,9% degli interventi pubblici di edilizia non residenziale e un +2,9% del settore del genio civile) per le infrastrutture nel 2017 e un + 2,9 per ciò che concerne la nuova edilizia non residenziale privata (uffici e capannoni industriali). Il nuovo mercato edilizio residenziale, secondo la ricerca, registrerà un +3,5%.

Il motivo che fa scattare la previsione in positivo è il fatto che vi sarà una serie di grandi bandi per le opere infrastrutturali, mentre altre arriveranno alla fine in termini di pagamenti. Le grandi opere sono quelle del terzo valico; il Brennero ma anche quelle indette dalle grandi stazioni appaltanti come Anas e Fs nonché le piccole opere che l’esecutivo tenta di sbloccare da anni.

In conclusione i dati del Cresme dimostrano che il 2017 partirà dunque in positivo con le stazioni appaltanti che traineranno il mercato ovvero: le Ferrovie con +16%; l’Anas con un +6,2%; province e Comuni con un + 6%.