Aniem sottolinea come nel settore dell’edilizia le scadenze previste dall’agenda per la semplificazione amministrativa 2015-2017 (d.l. 90/2014) non siano state rispettate per due attività su sei.
Lo scopo dell’agenda è quello di sburocratizzare e rendere più trasparente il rapporto tra imprese ed Enti pubblici, ridurre i costi e i tempi di interlocuzione.
I settori interessati da queste misure sono cinque: cittadinanza digitale, welfare e salute, fisco, edilizia, impresa. Per ogni settore si è quindi provveduto a individuare una serie di iniziative da promuovere.
In particolare, nel settore dell’edilizia la semplificazione risulta in ritardo per l’elaborazione del regolamento edilizio tipo: a novembre 2015 è scaduto il termine previsto per predisporre lo schema tipo, che dovrebbe sostituire gli oltre 8.000 diversi regolamenti ora applicati dai Comuni. Stato, Regioni ed enti locali sono riusciti finora a mettersi d’accordo sulla definizione di 42 parametri edilizi (quali altezze, superfici o distanze). Ma non è ancora chiaro quando il lavoro potrà essere completato.
Ritardi anche per la pianificazione delle procedure edilizie online: la scadenza era fissata a marzo 2015, ma ad oggi è stato definito il solo documento di pianificazione, mentre la conclusione dei lavori è in calendario per il prossimo dicembre.