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Per l'Emilia-Romagna un Piano energetico da 249 milioni di euro

Energie rinnovabili di
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Via libera dell'Assemblea legislativa regionale. L'assessore Costi: "Cambio di passo in campo energetico, occasione di crescita e sviluppo"

Rafforzamento dell’economia verde, risparmio energetico, sviluppo di energie rinnovabili, interventi su trasporti, ricerca, innovazione e formazione. Il tutto attraverso investimenti per quasi 249 milioni di euro nei prossimi tre anni, risorse (europee, regionali e nazionali) destinate alla realizzazione delle nuove strategie energetiche messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna.

È il nuovo piano energetico regionale, messo a punto dalla Giunta e approvato dall’Assemblea legislativa. L’approvazione del documento segue un percorso partecipato, aperto alla società regionale e dedicato alla stesura del nuovo Piano, avviato dopo gli stati generali del 27 novembre 2015. Un percorso che ha visto la realizzazione di 9 convegni e 4 workshop tecnici, con la presenza di portatori di interesse, cittadini, enti, associazioni, parti sociali.

Il documento fissa la strategia e gli obiettivi della Regione Emilia-Romagna per clima e energia fino al 2030 ed è affiancato dal Piano triennale 2017-2019 finanziato con risorse pari a 248,7 milioni di euro complessivi: 104,4 dal programma Por Fesr; 27,4 dal Psr Feasr e 116,9 da ulteriori risorse della Regione.

Il Piano fa propri gli obiettivi europei al 2020, 2030 e 2050 in materia di clima ed energia come fattore fondamentale di sviluppo. In particolare, questi obiettivi sono la riduzione delle emissioni climalteranti del 20% al 2020 e del 40% al 2030 rispetto ai livelli del 1990; l’incremento al 20% al 2020 e al 27% al 2030 della quota di copertura dei consumi attraverso l’impiego di fonti rinnovabili, l’incremento dell’efficienza energetica al 20% al 2020 e al 27% al 2030. E proprio trasporti, elettrico e termico, con le loro ricadute sull’intero tessuto regionale, sono i tre settori sui quali si concentreranno gli interventi per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione europea e recepiti dal Piano.