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Presentati a Restructura i dati della riqualificazione in Italia

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Il presidente della CNA, Daniele Vaccarino, ha illustrato i numeri di un settore che oggi rappresenta il 70% dell’intero comparto delle costruzioni, con 500 mila imprese e 1 milione e mezzo di occupati

È andata in scena Restructura 2016, la XXIX edizione della fiera dedicata a riqualificazione, recupero e ristrutturazione ospitata dall’Oval di Torino e organizzata da GL events Italia-Lingotto Fiere.

Restructura è l’unica manifestazione che si occupa di uno dei temi più attuali del sistema edilizio, cioè quello del riuso degli spazi, tema strettamente collegato al ripensamento funzionale delle aree cittadine e alle nuove visioni urbanistiche, rivolte alla valorizzazione e al riutilizzo del costruito esistente. Proprio su questi temi si è soffermato il convegno di apertura incentrato sulla ricorrenza dei 20 anni dall’avvio degli incentivi fiscali dedicati alla ristrutturazione, recupero e riqualificazione energetica.

Nel corso del suo intervento il Presidente nazionale CNA, Daniele Vaccarino, ha illustrato i numeri di un settore, quello della riqualificazione, che oggi rappresenta il 70% dell’intero comparto delle costruzioni, con 500 mila imprese e 1 milione e mezzo di occupati.

Grazie agli incentivi, dal 1998 al 2016, il 55% delle famiglie italiane (14,2 milioni di famiglie su un complessivo di 25,9 milioni di famiglie) ha potuto realizzare progetti di ristrutturazione per un totale di 14.200.000 interventi, che hanno mosso complessivi 237 miliardi di euro, di cui 205 relativi al recupero edilizio e 32 alla riqualificazione energetica (dati ISTAT e studio effettuato dalla Camera dei Deputati presentato a settembre 2016).

Oggi il settore delle ristrutturazioni punta a crescere, come annunciato da Vaccarino, il quale ha ricordato che “proprio a Restructura è partita la storia degli incentivi per le ristrutturazioni, che tra l’altro ha permesso di contribuire alla lotta al lavoro nero in edilizia”.

Partendo dalla prospettiva di crescita annunciata dal CRESME, che ha previsto uno sviluppo del comparto dell'8,8% tra il 2016 e il 2021, Vaccarino ha sottolineato come sia importante mantenere gli incentivi fiscali rendendoli più accessibili con la cessione del credito fiscale alle banche (proposta di legge 3919 di luglio 2016). Inoltre ha dichiarato che è necessario “intervenire con più decisione in materia di politica industriale di settore (messa in sicurezza antisismica e idrogeologica del patrimonio abitativo, integrato da interventi di efficientamento energetico e 'smart building'). Lo scenario complessivo è quello di una politica di rigenerazione urbana e territoriale basata su tre assi principali: digitalizzazione del settore, sostenibilità ambientale e sicurezza, rilancio edilizio e infrastrutturale. Questa è in sintesi la nuova stagione per la storia edilizia del nostro Paese”.