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Ricostruzione Emilia-Romagna: più tempo per le domande

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Due ordinanze fanno slittare i termini di fine lavori e rendicontazione per le imprese e per la presentazione di domande per gli interventi su abitazioni e Umi (Unità minime di intervento)

Più tempo per la fine lavori delle imprese e procedure più snelle e semplici per la liquidazione dei contributi. E più tempo anche per presentare le domande di contributo per gli interventi di ricostruzione di abitazioni e Umi (Unità minime di intervento) nei centri storici. Questo in sintesi è quanto stabilito dalle due ordinanze (la numero 59 e la numero 60) emanate dal presidente e commissario delegato alla Ricostruzione,Stefano Bonaccini.

Per quanto riguarda la prima ordinanza (numero 59/2016), le richieste di concessione già depositate potranno essere trasformate in concessioni definitive entro il 31 marzo 2017. Inoltre, slittano al 31 gennaio 2018 i termini di presentazione di fine lavori per tutte le tipologie di interventi (immobili, beni strumentali, scorte, delocalizzazioni) e al 30 marzo 2018 quelli per la rendicontazione degli interventi. Nella stessa ordinanza sono previste inoltre semplificazioni per la liquidazione dei contributi alle imprese. Novità anche per quanto riguarda le strutture alberghiere/ricettive. Vengono esclusi dal conteggio delle opere di finitura gli interventi necessari a mantenere i requisiti minimi che le strutture devono possedere ai fini della loro classificazione (analoga a quella posseduta prima del sisma).

Per quanto riguarda la seconda ordinanza (numero 60/2016), slittano al 30 giugno 2017 i termini per la presentazione delle domande di contributo per gli edifici appartenenti alle Umi e al 31 ottobre 2017 i termini per la presentazione delle domande di contributo per le abitazioni principali danneggiate dal sisma 2012.

Clicca qui per consultare le ordinanze.