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Unicmi: mozione per attuazione e mantenimento dei bonus fiscali

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L’attenzione dell’Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell'Involucro e dei Serramenti si focalizza sulle detrazioni per riqualificazione energetica e messa in sicurezza sismica

L’Assemblea Generale dei Soci Unicmi plaude al messaggio del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e alla sua condivisione delle tematiche esposte da Unicmi con particolare attenzione alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza sismica. L’Assemblea chiede all’Esecutivo che nella prossima Legge di Stabilità siano quindi contenute:

1. La praticabilità delle detrazioni per la messa in sicurezza sismica del patrimonio immobiliare italiano, attraverso:
a. il rilascio delle linee guida sulla classificazione sismica dei fabbricati.
b. l’estensione della loro applicazione alla zona sismica 3 e agli insediamenti produttivi, commerciali, terziario e alle seconde case.
c. La stabilizzazione delle detrazioni per almeno un triennio in modo tale da renderle comunicabili al mercato e pianificabili dalle imprese.
Misure ritenute indispensabili per l’affermazione di questo strumento fiscale e per un deciso cambio di passo nella messa in sicurezza del nostro paese.

2. La conferma delle detrazioni del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica delle unità abitative, misura sicuramente anticiclica, che non ha però ancora esaurito i suoi effetti nel mercato italiano delle costruzioni in generale e in quello dell’involucro edilizio in particolare.

Contestualmente l’Assemblea Unicmi, riguardo alle detrazioni integrate (messa in sicurezza sismica e riqualificazione energetica) per i condomini:
3. Appoggia l’implementazione del progetto del Ministro Delrio, che prevede l’anticipo integrale delle spese sostenute dai privati qualora l’intervento sia integrato fra messa in sicurezza sismica e riqualificazione energetica.
Il progetto prevede l’anticipo del 65% dell’importo dei lavori da parte di un fondo interbancario garantito da Cassa Depositi e Prestiti che recupererà il credito di imposta dallo Stato e l’anticipo del 35% da parte delle ESCO (Energy Service Company) che lo recupereranno attraverso le bollette energetiche degli utenti