Primo consiglio: Sfruttare l'ombra per combattere il caldo
Per evitare che gli interni si surriscaldino è necessario fermare i raggi solari prima che raggiungano l’ambiente domestico. Si tratta quindi di installare delle protezioni esterne come per esempio tapparelle, veneziane o scuri alle finestre. Le tapparelle vanno tirate giù al mattino per evitare che gli ambienti si surriscaldino, e per respingere il calore prima che penetri all’interno.
Secondo consiglio: Arieggiare di notte
Un altro accorgimento utile per evitare l’ingresso di aria calda è chiudere le finestre al mattino prima di uscire di casa. In questo modo il calore non penetrerà all’interno e non verrà assorbito dalle pareti. D’estate è consigliabile aprire le finestre per rinfrescare gli ambienti solo nelle ore serali, di notte e al mattino presto. La cosa migliore è creare un giro d’aria spalancando porte e finestre.
Se disponete di un impianto di ventilazione dinamica , non avete bisogno di arieggiare manualmente. L’impianto infatti controlla costantemente la qualità dell’aria fornendo un continuo approvvigionamento di aria fresca in tutta la casa. Ventiquattr’ore al giorno, e senza correnti d’aria, ogni ambiente viene rifornito di aria fresca e ricca di ossigeno. L’aria viziata e gli odori indesiderati vengono convogliati all’esterno meglio di quanto accadrebbe aprendo le finestre.
Terzo consiglio: Spegnere gli apparecchi elettrici superflui
L’esperienza dimostra che non ha senso lottare contro il calore esterno se lo stesso calore viene prodotto inutilmente anche all’interno. Per questo proprio d’estate è imprescindibile spegnere le fonti inutili di calore, dal momento che tutti i principali apparecchi elettrici producono calore, contribuendo a riscaldare l’ambiente proprio come i raggi del sole. Non siete obbligati a rinunciare agli apparecchi di cui si avete effettivo bisogno. Ma potreste ad esempio far asciugare il bucato all’esterno invece di utilizzare l’asciugatrice. In tal modo, oltre a produrre meno calore, approfitterete dell’ulteriore effetto collaterale di risparmiare energia.
Quarto consiglio: Tasso ideale di umidità
Un’ulteriore precondizione per stare bene in casa propria è un livello ottimale di umidità. In tal senso può essere d’aiuto limitare al massimo il tasso d’umidità, per avere un clima confortevole anche a temperature esterne particolarmente elevate. Qualora infatti rinfreschiate senza deumidificare, a un calo di temperatura corrisponderà un aumento di umidità dal 60% all’80%. Ma con un’umidità così alta le persone cominceranno a sudare e a sentirsi a disagio.
In proposito può essere utile anche l’uso di un ventilconvettore a raffrescamento attivo. Quest’ultimo infatti oltre a rinfrescare gli ambienti, ne regola anche il tasso di umidità. Il ventilconvettore crea le condizioni ideali per sentirsi a proprio agio in un ambiente.
Quinto consiglio: Sistema di riscaldamento con raffreddamento
Se tutti questi provvedimenti non hanno ancora prodotto la ventilazione adeguata, potrete provare ad abbinare un sistema di ventilazione all’impianto di riscaldamento.