1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Gare di progettazione: come vanno con il nuovo Codice?

Gare di progettazione: come vanno con il nuovo Codice?

Edilizia di
Gare di progettazione: come vanno con il nuovo Codice?
5/5
votato da 1 persone
L’OICE fa un primo bilancio, con il suo Osservatorio, sui bandi per gare di progettazione emessi dal primo luglio, data di entrata in vigore del Codice

Cosa sta succedendo sul mercato delle gare di progettazione da quando è entrato in vigore il nuovo Codice Appalti? È la domanda a cui risponde l’OICE con un apposito report. Andiamo a scoprire i dati più interessanti.

L’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria fa un primo bilancio, con il suo Osservatorio, sui bandi emessi dal primo luglio ad oggi, analizzando in particolare le richieste di requisiti di natura tecnico-professionale e economico organizzativa. Come è noto, con il nuovo codice appalti (dlgs. 36/2023, art. 100) il legislatore ha ridotto da dieci a tre anni l’arco temporale minimo di riferimento per ammettere professionisti, studi e società di ingegneria e architettura alle procedure di affidamento di servizi tecnici.

Dall’analisi OICE, stando alle 66 gare di progettazione (anche abbinata ad altri servizi quali la direzione lavori e altre attività tecniche) di importo superiore ai 140.000 euro, emerge che oltre il 50% dei requisiti indicati nei disciplinari e relativi alla dimostrazione della capacità tecnico-professionale, sono stati riferiti o al quinquennio precedente (17) o al decennio (14); in 5 casi non sono previsti requisiti.

Se si guarda ai requisiti economico-finanziari, invece, prevale in 2/3 delle gare analizzate la richiesta di requisiti sul triennio; in tre casi si chiedono requisiti decennali e in 19 casi sui migliori tre anni del quinquennio.

Il commento del presidente dell’OICE

Per Giorgio Lupoi, Presidente dell’Associazione, “nelle scorse settimane abbiamo pubblicato - ed è sul nostro sito - uno schema di disciplinare-tipo per l’affidamento delle gare di ingegneria e architettura nel quale abbiamo suggerito alle stazioni appaltanti di ampliare la concorrenza, in ossequio peraltro ai principi dello stesso decreto 36, richiedendoli sul decennio. L’art. 100 prevede tre anni, ma è nostra convinzione (e con piacere le amministrazioni ce lo stanno confermando) che aprire alla concorrenza è legittimo, possibile e soprattutto utile. In attesa del prossimo correttivo, che dovrebbe risolvere anche un'evidente discriminazione rispetto al settore delle imprese, qualificate su 15 anni di referenze, siamo profondamente convinti che prevedere requisiti su base decennale come accaduto finora da 20 anni, significhi non perdere il know how di strutture tecnico-professionali validissime e specializzate, molto qualificate che con requisiti su base triennale uscirebbero dal mercato con un danno per tutto il settore, sotto diversi punti di vista, anche occupazionali. Oltre ad invitare il Governo a riconsiderare questa scelta, assolutamente reversibile per favorire le PMI e micro imprese, invitiamo tutte le stazioni appaltanti a seguire le nostre indicazioni per favorire l’accesso al mercato e la qualità dei servizi offerti”.

 

Segui il tuo cantiere da remoto

Seguire il cantiere da casa o dall’ufficio oggi è possibile. WebcamPlus offre a tutti - imprese, committenti e studi di progettazione - la possibilità di monitorare costantemente ogni tipologia e dimensione di cantiere grazie a un innovativo sistema di video-controllo personalizzato. Decidi intervallo di invio immagini, durata delle riprese, posizionamento e numero delle videocamere. Controllo totale in tempo zero e con la massima efficienza.