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Beni confiscati: scopriamo il bando per valorizzarli

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Beni confiscati: scopriamo il bando per valorizzarli
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Le risorse previste per il bando dedicato alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie arrivano dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

I beni confiscati alle mafie devono diventare un simbolo di rinascita, economica e sociale. Va in questa direzione un bando dell’Agenzia per la coesione territoriale, ideato nell’ambito del Pnrr. Vediamo in cosa consiste.

Le risorse oggetto dell’Avviso ammontano complessivamente a 250 mln di euro, da destinare a proposte progettuali per la riqualificazione di intere aree ed alla valorizzazione di beni confiscati alle mafie a beneficio della collettività e delle nuove generazioni. Sono previsti criteri premiali, in particolare per la valorizzazione con finalità di Centro antiviolenza per donne e bambini, o case rifugio e per la valorizzazione con finalità per asili nido o micronidi.

Il Pnrr per la crescita del Mezzogiorno

Il Pnrr, che ha l’obiettivo di favorire la ripartenza del Paese a causa della pandemia, è organizzato in 6 Missioni, articolate in Componenti, suddivise in Investimenti. La Missione 5 - Inclusione e coesione - Componente 3 - Interventi speciali per la coesione territoriale - Investimento 2 - Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, dispone di un’assegnazione di 300 milioni di euro per la realizzazione di 200 progetti nelle otto Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). In particolare, di questa cifra, 250 mln di euro  sono riservati a progetti selezionati attraverso questo Avviso, mentre ulteriori 50 mln di euro serviranno ad individuare, attraverso una concertazione tra vari attori, altri progetti che, per caratteristiche proprie, richiedano l’intervento di più soggetti istituzionalmente competenti.

Le domande andranno presentate entro le ore 12 del 24 gennaio 2022 sul portale dedicato ai bandi dell’Agenzia per la coesione territoriale.