1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Bonus facciate: le 3 proposte di Aipe per salvare l’edilizia

Bonus facciate: le 3 proposte di Aipe per salvare l’edilizia

di
5/5
votato da 1 persone
L’Associazione Italiana Polistirene Espanso EPS condivide le preoccupazioni di Anit in merito all’agevolazione inserita nella Legge di Bilancio 2020 e individua tre “rimedi”

Nei giorni scorsi abbiamo riportato l’allarme di Anit riguardo al Bonus Facciate: secondo l’Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico, rischia di bloccare il settore edile. Aipe, Associazione Italiana Polistirene Espanso EPS, condivide questa posizione e individua tre “rimedi”.

Facciamo innanzitutto chiarezza. Il provvedimento definito “Bonus Facciate “, incluso nella bozza della Legge di Bilancio 2020, rischia di azzerare tutta la politica energetica e ambientale perseguita da anni nel nostro Paese e quindi, secondo Aipe, è incoerente mutare la strategia intrapresa con un provvedimento totalmente in contrasto con esse. Inoltre le opere di efficientamento energetico sono guidate da decreti nazionali e monitorate da direttive europee che ne segnano il passo e la tempistica.

Così come è strutturato, il Bonus Facciate verrebbe a creare le basi per interventi esclusivamente di facciata ed estetici, tralasciando tutti quelli di efficientamento energetico e sicurezza statica: ai primi permettendo di godere uno sgravio fiscale del 90% ed ai secondi del 65-75%.

Inoltre intervenire esclusivamente in facciata con le sole opere di abbellimento e finitura produrrebbe costi onerosi ingiustificati, in quanto tutte le opere di esecuzione, quali i ponteggi esterni, sarebbero non pienamente utilizzati. Si sottolinea, inoltre, che molti progetti in essere di riqualificazione energetica potrebbero essere sospesi in attesa delle decisioni relative al Bonus Facciate.

Le proposte di Aipe

L’associazione, quindi, propone:

1 - che il Bonus Facciate sia riferito agli interventi di finitura e sistemazione delle facciate, dedicati esclusivamente agli edifici storico-artistici in carico ai Beni Culturali (oggi questi edifici sono esclusi dal Decreto sull’ efficienza energetica).

2 - che gli interventi previsti dal Bonus Facciate prevedano anche il miglioramento dell’efficienza energetica, includendo l’obbligo della presentazione della relazione all’ ENEA.

3 - che gli interventi di ordinaria manutenzione e le opere accessorie rientrino nel campo di azione del Bonus Facciate. Solo in questo modo, secondo Aipe, il "Bonus Facciate" darebbe davvero un forte impulso alla riqualificazione (sia estetica, sia energetica) delle facciate, risultando in linea con la Strategia Energetica Nazionale e le Direttive Europee e sostenendo lo sviluppo della economia del mercato in modo coerente con gli obblighi Nazionali ed Europei.