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Dl Crescita: la trasparenza è in pericolo?

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L’Associazione Nazionale dei Cosruttori Edili reagisce con forza all’approvazione di un emendamento al Decreto legge, firmato dall’On. Pella

Inutile nascondersi. Il pericolo di infiltrazioni mafiose e corruzione nel settore edile è sempre ben presente. Fa discutere, perciò un emendamento firmato dall’On. Pella e approvato nel corso dell’esame del decreto crescita da parte della Camera. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.

L’emendamento consente agli enti locali l’utilizzo della procedura negoziata per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza degli edifici scolastici fino a 5,5 milioni di euro.

La posizione dei Costruttori italiani

L’Ance reagisce con forza, per bocca del suo presidente Gabriele Buia. “Il problema della sicurezza delle scuole è stato posto da tempo da noi, insieme alla società civile e alle associazioni impegnate su questo tema, all’attenzione dei decisori pubblici come una delle priorità d’azione del nostro Paese. Basti pensare che quasi il 60% degli edifici scolastici non possiede un certificato antincendio. Non è quindi accettabile che un problema di tale entità si pensi ora di risolverlo cercando scorciatoie normative, che non fanno altro che creare nel comparto dei lavori pubblici zone d’ombra sottratte alla concorrenza e alla trasparenza”.

“Si tratta di una previsione sbagliata e che oltretutto entra in collisione con quella approvata recentemente nello sbloccacantieri, che fissa a un milione la soglia della negoziata. Soluzione, questa, ben più ragionevole e condivisibile - aggiunge il Presidente dei costruttori -. È necessario affrontare le grandi emergenze del nostro Paese, come la sicurezza delle scuole e la tutela del territorio, in modo strutturale e con norme chiare e trasparenti”, conclude Buia.