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Fotovoltaico: le 5 richieste di Italia Solare al Governo

Energie rinnovabili di
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Cosa fare per dare avvio a quel tanto nominato Green New Deal che passa inevitabilmente anche dallo sviluppo delle rinnovabili? Vediamo cosa propone l’associazione

Gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima sono a rischio. Lo dice Italia Solare, associazione di spicco per il settore fotovoltaico. Cosa fare, quindi, per dare avvio a quel tanto nominato Green New Deal che passa inevitabilmente anche dallo sviluppo delle rinnovabili?

“A livello globale - spiega Guido Agostinelli, Specialista Senior del settore Solare di International Finance Corporation (IFC) -, per fermare i cambiamenti climatici e restare al di sotto dei 2° C, gli investimenti nelle rinnovabili dovrebbero raddoppiare, passando da 300 miliardi a oltre 600 miliardi/anno nei prossimi dieci anni”.

La sfida nel settore energetico si gioca su tre piani: elettrificazione, radicale decarbonizzazione della generazione, efficienza energetica. Di fatto un’enorme opportunità di crescita per una filiera che si ricostruisca a partire dalla ripresa del mercato Europeo e che abbia la capacità di proiettarsi sui mercati emergenti.

A maggior ragione in Italia, dove l’urgenza di cambiare passo è emersa con forza durante la giornata di lavori. “Per gli ultimi governi la transizione energetica è un passaggio dalle fonti fossili più inquinanti al gas, per poi passare alle rinnovabili con obiettivi troppo timidi e con modalità non definite, che significa che i tempi indicati dal Governo nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima non sono credibili”, ha detto Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare.

La svolta invocata dagli operatori del settore

Italia Solare chiede al Governo 5 azioni:

1. Lo sblocco delle autorizzazioni per impianti rinnovabili;

2. Dare avvio alle comunità energetiche con la possibilità di produrre e consumare collettivamente l’energia;

3. Attivare misure per diminuire il costo degli impianti per il cliente finale compatibili con la salvaguardia del lavoro artigiano;

4. Prezzi dinamici e par condicio delle rinnovabili sui mercati dell’energia, per rendere possibili PPA a lungo termine e investimenti in stoccaggi;

5. Tutela degli investimenti già effettuati nell’attuazione della nuova disciplina sui controlli del GSE.