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Gare di progettazione: l’OICE fa il punto della situazione

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Gare di progettazione: l’OICE fa il punto della situazione
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Con giugno, per il mercato della progettazione si chiude un semestre strano, tutto sommato positivo stando ai numeri. Tuttavia, non mancano difficoltà e preoccupazioni

Come sta andando il mercato delle gare di progettazione? Quali sono le prospettive e quali i nodi da sciogliere? Facciamo il punto partendo dai dati dell’Osservatorio mensile OICE/Informatel.

Il primo semestre del 2020 di gare di progettazione sembra non sentire il peso della pandemia, grazie anche al dato boom registrato a maggio; si chiude infatti con 1.733 bandi, per un valore di 411,8 milioni di euro: +27,4% in numero e +26,0% in valore sui primi sei mesi del 2019.

Per quanto riguarda giugno, però, dopo il boom del mese di maggio, si registra un assestamento del mercato: le gare sono 253, per 46,0 milioni di euro, e calano del 13,9% in numero e del 72,0% in valore su maggio, ma rispetto a giugno 2019 crescono del 2,4% in numero e del 22,4% in valore. In calo gli accordi quadro: 10 bandi per 131,8 milioni di euro. Al netto degli accordi quadro il risultato del mese di giugno raggiunge i 246 bandi, per 38,2 milioni di euro; rispetto ai dati di maggio, anch’essi depurati dagli accordi quadro, significa una riduzione pari al 14,1% in numero, ma in aumento del 17,4% in valore.

L’analisi del presidente dell’OICE

Per il presidente OICE, Gabriele Scicolone, “con giugno si chiude un semestre strano, ma tutto sommato positivo, stando ai numeri, che nell'ultimo mese vedono un assestamento dopo gli scossoni dei primi mesi dell’anno. I dati semestrali del mercato della progettazione sono positivi e sembrano non sentire gli effetti del covid-19, anche se bisogna tenere conto del forte impatto degli accordi quadro messi in gara, che, però, come sappiamo, senza una rapida messa a regime attraverso i contratti attuativi, rischiano di rimanere domanda potenziale di ingegneria”.

“In tale senso rappresenta un primo segnale positivo quanto previsto nel 'decreto semplificazioni', che chiede alle amministrazione di attivare gli accordi quadro in essere e di aggiudicare le gare entro tempi certi, nostre proposte di questi ultimi mesi. Mi preoccupa, invece, il ricorso agli affidamenti diretti fino a 150.000 euro anche per le progettazioni: una disposizione che, per il nostro settore, porterà ad una riduzione del 75% del numero delle gare, anche per l'effetto derivante dalla parcellizzazione degli incarichi di maggiore importo. Un effetto collaterale del quale, probabilmente, non si è tenuto conto e sul quale, mi auguro, si possa ripensare”.

“Peraltro, anche la disciplina sopra soglia UE, prevista dal decreto, applicabile a tutti i settori di intervento, finisce per essere particolarmente derogatoria a tutte le norme del codice, eccettuati i principi generali e la normativa antimafia - continua Scicolone -. Va bene semplificare, ma non in maniera semplicistica! Il rischio è quello di reintrodurre malcostume e, ancor più, di penalizzare chi è da anni sul mercato in concorrenza, investendo su qualità e innovazione, senza alcuna garanzia e controlli ex post su qualità ed efficacia della spesa"

Ulteriori dati dall’Osservatorio

Tornando ai dati, anche il mercato di tutti i servizi di ingegneria e architettura, dopo il picco di maggio, nel mese di giugno si prende una pausa, infatti le gare pubblicate sono state 559, per un valore di 142,0 milioni di euro, -2,6% in numero e -45,4% in valore sul precedente mese di maggio. Rispetto a giugno 2019, il numero cresce del 13,8% e il valore del 48,7%. I bandi per accordi quadro sono stati 25, con un valore di 23,4 milioni di euro, mentre a maggio erano stati 29, con un valore di ben 160,4 milioni di euro.

Nel primo semestre del 2020 i bandi pubblicati sono stati 3.285, per un valore di 1.084,8 milioni di euro, +23,7% in numero e +69,3% in valore rispetto al primo semestre del 2019. Anche con i dati di questo primo semestre depurati dagli accordi quadro, il confronto con il primo semestre 2019 rimane ampiamente positivo: il numero sale del 16,3% e il valore del 36,2%.

Continuano ad essere troppo elevati i ribassi con cui si aggiudicano le gare, i dati di giugno li danno sempre intorno al 40%, con una lieve tendenza al ribasso, dal -42,8% delle gare pubblicate nel 2016 al -40,4% del 2019. Il numero delle gare aggiudicate è cresciuto anche in questi mesi di pandemia: la media mensile del 2020 è di 97 aggiudicazioni, mentre nel 2019 è stata di 55 aggiudicazioni.

I bandi per appalti integrati (appalti di lavori con contenuti di progettazione) rilevati nel mese di giugno sono stati 28, con valore complessivo dei lavori di 161,8 milioni di euro e con un importo dei servizi stimato in 3,2 milioni di euro. Rispetto al mese di maggio il numero è calato del 36,4% e il valore del 55,3%. Dei 28 bandi, 19 hanno riguardato i settori ordinari, per 1,1 milioni di euro di servizi, e 9 i settori speciali, per 2,1 milioni di euro. Nel semestre sono stai pubblicati 187 bandi, per 1.381,5 milioni di euro, con una crescita del 146,1% nel numero e del 121,1% nel valore rispetto al 2019.