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Piano Casa Veneto: il ministro Zanonato incontra i sindaci. Regione aperta a un confronto

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“Questa legge ha bisogno di un correttivo - ha dichiarato Zanonato -. È necessario che torni in capo ai Comuni la possibilità di dire l’ultima parola in tema di concessioni”


Il Ministro dell Svilupo Economico Flavio Zanonato ha incontrato a Venezia - nella sede del municipio di Cà Farsetti - i sindaci dei capoluoghi veneti. Durante l’incontro si è discusso soprattutto del nuovo Piano Casa del Veneto varato nelle scorse settimane dalla giunta regionale. Si tratta di uno strumento fondamentale per rilanciare l' economia, e in particolare l' edilizia, ma per i sindaci presenti alla riunione rappresenta anche una minaccia per lo sviluppo incontrollato di aree comunali. Per questo motivo si è deciso di presentare, a breve, un progetto di legge in Regione per modificare il provvedimento.

I sindaci Giorgio Orsoni (Venezia), Giovanni Manildo (Treviso), Jacopo Massaro (Belluno), Bruno Piva (Rovigo), Ivo Rossi (Padova), Achille Variati (Vicenza) - assente, per un precedente  impegno istituzionale, il sindaco di Verona Flavio Tosi - si sono trovati concordi nell’esprimere un “comune disagio nei confronti della Regione”, per le conseguenze che comporterebbe l’applicazione del nuovo Piano Casa nei diversi territori.

Preoccupazione condivisa da Zanonato che ha spiegato come “questa legge ha bisogno di un correttivo. Ben venga - ha detto - la possibilità di rilanciare l’economia attraverso programmi di edilizia, ma è necessario che torni in capo ai Comuni la possibilità di dire l’ultima parola in tema di concessioni visto che conoscono le reali necessità del territorio”. Per questo motivo “la questione - ha assicurato - sarà oggetto di discussione  con il Ministro competente, cioè Maurizio Lupi, titolare del dicastero delle Infrastrutture e dei trasporti”. La riunione con i sindaci veneti è stata aggiornata al 19 febbraio a Padova e in quell’occasione si punta a portare già una proposta di modifica alla legge.

Zanonato ha infine assicurato il massimo impegno da parte del Ministero dello Sviluppo Economico nel risolvere le questioni relative alle vertenze che riguardano aziende venete in crisi e nello sviluppo della banda larga.

"Ben venga qualsiasi proposta, nei confronti della quale avremo tutta la debita attenzione come abbiamo fatto comunque finora, purché sia migliorativa. Su queste basi siamo pronti ad aprire in qualsiasi momento il confronto”. Risponde così il vicepresidente e assessore regionale al territorio Marino Zorzato.

Per quanto riguarda il coinvolgimento del ministro allo sviluppo economico Flavio Zanonato - aggiunge Zorzato - che si è detto pronto a portare il caso al Governo per un eventuale ricorso alla Corte Costituzionale, mi auguro che non si limiti ad ascoltare soltanto i sindaci, appartenenti tra l’altro quasi tutti alla sua area politica, ma voglia sentire anche le argomentazioni della Regione e in tal senso resto a disposizione nel caso mi voglia incontrare. Se non altro perché è il ministro allo sviluppo economico e non alla “regressione” economica”.

Al sindaco Orsoni - sottolinea il vicepresidente - che teme che il Piano Casa vada a stravolgere il centro storico di Venezia rispondo che nella affermazioni bisogna essere quanto meno informati. Questo strumento normativo, infatti, non va minimamente a toccare i centri storici e il patrimonio vincolato e tanto meno - evidentemente - il centro storico di Venezia, inestimabile patrimonio dell’umanità".

A fronte di prese di posizione di questo tipo - conclude Zorzato - mi auguro che si possa veramente aprire un tavolo di confronto, con serietà e ragionevolezza. Un solo esempio: negli strumenti urbanistici comunali sono previsti 100 milioni di mc. di nuove edificazioni le grandi città hanno approvato e stanno approvando i loro Pat raddoppiando le vigenti previsioni di crescita. Il valore del Piano Casa nella sua massima espansione è meno del 5% di queste previsioni. Infatti, si punta sul miglioramento dell’esistente e non sul consumo di suolo, da riconsegnare all’uso agricolo”.