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Programma delle Infrastrutture strategiche: definite le priorità del prossimo triennio

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Tra le priorità, i contratti di programma 2013 di Anas e Rfi, Mose e interventi di completamento di opere già cantierate e bloccate. Tra le azioni future, Reti Ten-T, sviluppo dei porti e i project bond


Le Commissioni Bilancio della Camera dei Deputati e del Senato hanno esaminato il Programma delle Infrastrutture Strategiche (c.d. “10° Allegato Infrastrutture”), unitamente alla Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza.
 
L’Allegato Infrastrutture ha una struttura articolata in due macrosezioni: la prima relativa all’analisi della pianificazione avvenuta nel corso degli ultimi 10 anni e del relativo stato di attuazione; la seconda dedicata alla programmazione complessa del settore, volta a definire, in linea un nuovo quadro prospettico e programmatico di medio e lungo periodo.

Lo stesso reca, inoltre, alcune tabelle concernenti lo stato di attuazione del Programma delle Infrastrutture Strategiche (PIS). Si tratta, in particolare, delle seguenti:
 - la tabella 0 dell'Allegato riassume il contenuto complessivo del PIS, elencando, per ogni macro opera i dati di costo, la fonte di finanziamento, la disponibilità e lo stato di avanzamento dell’iter procedurale aggiornati al giugno 2012. Il valore globale degli interventi elencati nella tabella è pari a 235,3 miliardi di euro, di cui disponibili 96,6 miliardi;
- la tabella 1 contiene le opere del Programma che risultano ultimate o in fase di realizzazione, cioè le opere cantierate, in esercizio, in fase di collaudo, o ultimate. Il valore globale degli interventi è pari a 73,4 miliardi di euro, di cui disponibili 61 miliardi;
- la tabella 2 riguarda invece il sottoinsieme delle opere del PIS in fase di progettazione (preliminare, definitiva, esecutiva),. Il valore globale degli interventi in fase di progettazione è di 161,9 miliardi di euro, di cui disponibili 35,6 miliardi.

Riguardo alle priorità da finanziare nel triennio nel documento si evidenziano le priorità obbligate (fanno parte di tale filone i contratti di programma 2013 dell'ANAS e di RFI; ulteriori tranche del sistema Mo.SE; nuovo asse ferroviario Torino-Lione; nuovo valico ferroviario del Brennero (quota italiana); messa in sicurezza ponti e viadotti Anas; interventi di completamento di opere già cantierate e bloccate; fondo mirato ad evitare la proroga degli sfratti; le priorità legate alle decisioni comunitarie sul nuovo assetto delle Reti TEN-T (fanno parte di tale filone una serie di interventi diffusi ubicati all'interno delle seguenti tre aree programmatiche: assi viari; nodi metropolitani; nodi logistici di particolare rilievo, quali porti, aeroporti e interporti); le priorità supportate da un reale coinvolgimento di capitali privati nella realizzazione delle opere (in particolare si elencano i seguenti interventi: asse autostradale Orte-Mestre; asse autostradale Termoli-San Vittore; asse autostradale "Telesina"; completamento asse autostradale Salerno-Reggio Calabria).
 
Nell’ultima parte del testo recante le "Considerazioni finali", viene evidenziato che rivestono una peculiare incisività strategica: il quadro programmatico delle reti TEN-T; la rilevanza dell’articolo 41 del decreto legge n. 201 del 2011 che individua due momenti della programmazione delle opere strategiche: la conferma di quelle approvate finora dal CIPE e la fase in cui si indica un quadro di interventi essenziali e prioritari; la due diligence, che consente di chiarire il quadro programmatico e di articolare nel medio periodo l'intera azione, con una rivisitazione delle esigenze finanziarie del prossimo triennio; il rilevante ruolo attribuito ai porti; l’esplicitazione delle linee guida del Piano degli aeroporti; l’esigenza di inserire, nell’allegato, le proposte relative alle disposizioni urgenti per l’Agenda digitale italiana per la crescita e lo sviluppo del Paese; il riconoscimento del ruolo chiave del "project bond" nel finanziare la fase critica della costruzione dell’opera, senza gravare sul debito pubblico e a un costo minore rispetto ai prestiti bancari; l’esplicitazione della programmazione finanziaria UE con particolare riferimento ai contributi europei per i progetti nazionali.

A tale ultimo riguardo, è necessario definire e approfondire il quadro dei criteri per l’individuazione delle priorità d’intervento, al fine di orientare la selezione dei progetti da finanziare mediante i fondi strutturali 2014-2020 ed individuare una metodologia di misurazione e valutazione dei risultati.