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Quali sono gli effetti del Coronavirus sulle gare di progettazione?

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Quali sono gli effetti del Coronavirus sulle gare di progettazione?
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Scicolone, presidente OICE: “Tra i dati del mese di marzo si leggono i segnali della tempesta perfetta che rischia di travolgere il nostro settore”. Leggiamoli insieme

Com’era facile attendersi, il mercato delle gare di progettazione è in sofferenza. Lo certificano i dati dell’Osservatorio OICE/Informatel relativi al mese di marzo, quando è cominciato il lockdown.

È stato bloccato il 34,9% delle 324 gare rilevate, per un valore di circa 12 milioni (il 14,6% del valore totale).

Le grandi difficoltà di questo periodo stanno portando ad un rallentamento complessivo del mercato dei servizi di sola progettazione: nel mese di marzo le gare pubblicate sono state 351 (di cui 63 sopra soglia), per un importo di 43 milioni di euro (27 sopra soglia); rispetto a febbraio il numero cala del 17,6% e il valore del 38,8%; rispetto a marzo 2018 tiene il numero delle gare a +31,5%, ma crolla il valore a -55,1%.

Anche il primo trimestre, dopo gli eccellenti risultati del primo bimestre, mostra cedimenti: sono state bandite 1.021 gare, per un importo complessivo di 161,2 milioni di euro che, confrontati con il primo trimestre 2019, mostrano un incremento nel numero del 49,7%, ma un calo dell’11,7% nel valore (erano +61,4% nel numero e +35,9% nel valore nel primo bimestre).

Il commento e le proposte del presidente dell’OICE

“Tra i dati del mese di marzo si leggono i segnali della tempesta perfetta che rischia di travolgere il nostro settore - ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE - e tutta l’economia del nostro Paese. Adesso occorre reagire con velocità e fermezza: ampliare il parco dei progetti immediatamente cantierabili a disposizione degli enti locali, liquidare subito i crediti delle imprese immettendo liquidità concreta, stipulare e attuare contratti aggiudicati. La sfida più importante da affrontare riguarda però la c.d. fase 2: si devono definire subito regole cogenti per la riapertura dei cantieri privati e pubblici nella piena sicurezza dei lavoratori, anche mettendo a disposizione presidi sanitari dedicati e DPI sufficienti e rivalutando opportunamente gli oneri della sicurezza. Questa è la sfida più importante e per questo stiamo lavorando ad alcune best practices,frutto delle esperienze maturate dalle nostre società in questo mese di lockdown. Per il mercato pubblico occorre intervenire con decisione prevedendo l’utilizzo massiccio, sia pure temporaneo, di procedure semplificate e snelle per avere progetti esecutivi da appaltare ad inizio 2021, rafforzando i controlli a valle e garantendo la qualità progettuale. Siamo invece contro la sospensione tout court del codice appalti, che aprirebbe vuoti normativi e ancora maggiore incertezza, con il rischio di bloccare davvero tutto il settore; vediamo poi i commissari straordinari più che altro come strumento di accelerazione dei procedimenti approvativi. Saranno inoltre fondamentali decisi interventi di riduzione di termini, sburocratizzazione, eliminazione di inutili balzelli e spinta alla digitalizzazione dei processi amministrativi".

Ulteriori dati dall’Osservatorio OICE

Anche il mercato di tutti i servizi di ingegneria e architettura nel mese di marzo mostra forti rallentamenti: le gare pubblicate sono state 591, con un valore di 111,3 milioni, con un -11,9% nel numero e 38,6% nel valore su febbraio. Rispetto al mese di marzo 2019, il numero cresce del 16,6% ma il valore cala del 17,3%. Nel primo trimestre 2019 per tutti i servizi di ingegneria e architettura il mercato mostra ancora una deriva positiva, infatti sono state bandite 1.757 gare, per un importo complessivo di 445,5 milioni di euro che, confrontati con il primo trimestre 2019, mostrano incrementi del 41,5% nel numero (+56,3% il sopra soglia) e del 37,7% nel valore (+43,3% sopra soglia).

Sono sempre molto alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate, in base ai dati raccolti fino alla fine del mese di marzo il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2016 è al 42,8%, per quelle indette nel 2017 il ribasso arriva al 40,9%. Le notizie sulle gare pubblicate nel 2018 attestano un ribasso del 40,2%, mentre le prime notizie sulle aggiudicazioni di gare bandite nel 2019 danno un ribasso medio del 39,2%, in leggero calo rispetto agli anni precedenti.

Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 254 unità del primo trimestre 2019, alle 397 del trimestre appena trascorso, con un aumento del 56,3%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso trimestre, una crescita del 7,9%. E’ sempre modesta, anche se in crescita, l’incidenza del nostro paese che si attesta al 4,7%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Germania 28,2%, Francia 20,5%, Polonia 11,7%.

Nel mese di marzo 2020 il valore delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione) ha raggiunto i 518,8 milioni di euro, con 56 bandi, rispetto a febbraio il valore scende del 23,6% e il numero del 17,6%. Gli appalti integrati da soli in marzo sono 31 per 190,5 milioni di euro di lavori, -34,0 in numero e -41,5% in valore su febbraio. Il valore dei servizi di ingegneria incluso negli appalti integrati nel mese di marzo 2020 è stimabile in 4,9 milioni di euro, era stato di 2,2 milioni di euro nel 2019, è quindi cresciuto del 123,1%.