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Quali sono le necessità del settore impiantistico?

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In occasione del convegno di presentazione della nuova prassi di riferimento UNI/PdR 13, andato in scena a Milano, ha parlato il presidente di Assistal, Angelo Carlini

Gli impianti hanno un ruolo di primissimo piano all’interno di un edificio, anche e soprattutto sui fronti dell’efficienza energetica e, di conseguenza, della sostenibilità ambientale. Assistal è l’associazione che rappresenta gli installatori.

Milano ha ospitato, presso l’Auditorium G. Testori di Regione Lombardia, il convegno, organizzato da ITACA, UNI e Regione Lombardia, di presentazione della nuova prassi di riferimento UNI/PdR 13, che ha adeguato ed aggiornato il contenuto dei criteri del Protocollo ITACA per la valutazione della sostenibilità energetico-ambientale in edilizia ai Criteri Minimi Ambientali ed alla normativa tecnica.

Questo ha fornito al presidente di Assistal, Angelo Carlini, l’occasione per sottolineare come il settore delle costruzioni sia uno dei principali settori interessati dalla questione ambientale.

Le parole del presidente Carlini

“L’edificio e gli impianti hanno un impatto preponderante sull’ambiente - ha affermato il numero uno di Assistal - dalle fasi iniziali della progettazione, approvvigionamento dei materiali e realizzazione, fino alla fase di dismissione e smaltimento dei sistemi tecnologici, così come nella fase centrale di gestione del sistema edificio-impianto”.

“Se poi consideriamo che il settore delle costruzioni continua ad essere fortemente energivoro, appare evidente che il risparmio energetico e l’efficienza energetica hanno un ruolo di primo piano per la salvaguardia dell’ambiente”.

“Occorre pertanto un lavoro sinergico tra Associazioni e Istituzioni per rivedere il corpus normativoe regolamentare al fine di renderlo più snello, maggiormente efficace e, soprattutto, temporalmente stabile, così da dare certezza alle nostre imprese”.

“L’altro fattore di estrema importanza è il rilancio degli investimenti. La sostenibilità anche intesa come economia circolare non può basarsi soltanto su investimenti privati, è necessario che lo Stato faccia la sua parte”.