1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Sistemi d’allarme: il boom dei mesi estivi

Sistemi d’allarme: il boom dei mesi estivi

Sicurezza e Sistemi di Protezione di
5/5
votato da 1 persone
Con l’avvicinarsi delle vacanze estive ci dimostriamo più sensibili alla sicurezza della nostra casa. Ecco le risposte alle domande più frequenti sui sistemi antifurto

La sicurezza della propria casa, di sé stessi e dei propri famigliari è uno dei temi che sta più a cuore agli italiani. Tra gli strumenti più utilizzati per occuparsene ci sono i sistemi d’allarme. Ci dimostriamo più sensibili in due periodi dell’anno e uno di questi è l’avvicinarsi delle vacanze estive. Prova ne è il fatto che nei mesi di maggio e giugno 2019 il portale Habitissimo abbia registrato un 12% di richieste in più rispetto ai due mesi precedenti.

Ma quali sono le domande più frequenti che si pongono gli utenti intenti a richiedere l’installazione di un sistema d’allarme? Gli esperti del portale per la casa condividono qui quelli che sono i principali dubbi registrati dagli utenti sul portale.

Che caratteristiche deve avere un sistema di sicurezza per la casa?

Innanzitutto non si dovrebbe scegliere un prodotto solamente perché economico e sarebbe meglio evitare i kit fai-da-te. Un impianto installato da un professionista ha maggiore qualità, perché sarà preceduto da una consulenza personalizzata per trovare la soluzione più adatta e corrispondente alle esigenze che si hanno. Allo stesso modo è sempre consigliato preferire delle marche leader nel settore, che sono garanzia di qualità del prodotto installato.

Quanto costa installare un impianto di allarme in casa?

I prezzi medi per installare un impianto antifurto in una casa o in un appartamento di medie dimensioni (70/120 mq) sono di circa 3.000 €, ma i costi sono legati anche alla tipologia di installazione. Ad esempio installare soltanto un impianto di videosorveglianza per villa con giardino per la quale sono sufficienti 4/5 telecamere ha un costo medio di 1.000 €

Impianto filare o uno wireless? Vantaggi e costi

Naturalmente non c’è una risposta universalmente valida, dipende dai casi. Per installare un impianto filare sarà possibile eseguire una canalizzazione esterna oppure sarà necessario eseguire delle opere murarie per il passaggio sottotraccia dei cavi che connettono i vari elementi del sistema. L'apertura e chiusura di tracce murarie ha un costo di 15 € per metro lineare. Al termine dei lavori, per ripristinare la parete bisognerà eseguire una rasatura, che ha un costo di 5 €/mq, e la tinteggiatura, che può andare da 5 €/mq a 30 €/mq. L’idea di dover affrontare questi costi aggiuntivi e i disagi dovuti ai lavori potrebbe far quindi propendere per un antifurto wireless, nonostante questo abbia un costo superiore.

Cosa sono i sistemi di sicurezza passiva?

Per sicurezza passiva si intendono tutti gli elementi progettuali di tipo non impiantistico, funzionali a creare un deterrente alle intrusioni improprie da parte di estranei in casa come ad esempio grate, serrature, porte blindate, vetri antifurto.

Ci sono incentivi fiscali relativi ai sistemi di allarme?

Allarmi e impianti di sicurezza sono agevolati con una detrazione del 50% sulle spese sostenute, per un importo massimo di spesa di 96.000 euro. La detrazione sarà ripartita in 10 quote annuali di pari importo sull’IRPEF.

Quali regole si devono rispettare se si vuole installare un impianto di videosorveglianza all'interno di un condominio?

All’interno dei condomìni la questione diventa delicata, poiché entra in gioco la salvaguardia della privacy, ma i sistemi di videosorveglianza sono ammessi se lo scopo è la tutela del patrimonio immobiliare e la sicurezza delle persone che vi risiedono. Le immagini registrate potranno essere visionate da soggetti incaricati solo in caso di necessità, ad esempio in seguito ad un episodio di furto denunciato alle autorità. Al singolo condomino è consentito installare il proprio sistema di videosorveglianza, purché rispetti le normative sulla privacy. Non deve richiedere il permesso per l’installazione, ma è tenuto ad avvisare i condomini della presenza delle telecamere. Per quanto riguarda le aree comuni, la decisione di installare un sistema di videosorveglianza viene presa con la metà dei pareri favorevoli dell’assemblea condominiale.