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Sviluppo: il Consiglio dei Ministri approva il decreto. Mobilitate risorse fino a 80 mld

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Il Ministro Passera ha spiegato che il decreto è composto da oltre 60 articoli con elementi di riforma strutturale. Il dl contiene il Piano Nazionale per le Città e novità in materia di detrazioni fiscali


Il decreto legge Sviluppo e' stato approvato. La riunione del Consiglio dei Ministri e' durata circa 5 ore. Il dl, come ha spiegato il premier Mario Monti, mira alla crescita e alla riduzione del peso dello Stato sull'economia nazionale. ''Abbiamo voluto dare un segno significativo di riduzione del peso dello Stato - ha detto Monti - e abbiamo pensato di cominciare dal vertice del Governo''.

D'intesa con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricala' e il vice ministro all'Economia, Vittorio Grilli, ha aggiunto Monti ''presentiamo oggi delle misure di contenimento struttuturale delle spese della Presidenza del Consiglio e del ministero dell'Economia''.

''Gli interventi sulla crescita - afferma poi il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, in conferenza stampa a Palazzo Chigi - li abbiamo fatti sin dal Salva-Italia. Non c'e' stato nessun decreto senza una forte componente di contributo alla crescita''. Anche oggi ''abbiamo varato provvedimenti importanti, sono tasselli che si aggiungono. Altri ne verranno. Ogni mese c'e' un tassello che si aggiunge''.

Passera spiega che il decreto e' composto da ''oltre 60 articoli con elementi di riforma strutturale'' e nel complesso ''mobilita'' risorse fino a 80 miliardi di euro: ''40-45 arriveranno dai project bond e dalle misure per le pmi'', ha spiegato Passera, mentre altri ''30-35 miliardi'' dalle altre misure contenute nel provvedimento.

Tra le novità più interessanti per il settore edile, ricordiamo che sono state portate al 50% le detrazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione edilizia e interventi di riqualificazione energetica. Entrambe le agevolazioni saranno valide fino al 30 giugno del 2013. Le detrazioni che fino ad oggi erano al 36% sono previste per lavori fino a 96 mila euro (attualmente la soglia e' di 48 mila). Per gli interventi di riqualificazione energetica invece fino ad oggi le detrazioni erano pari al 55%.

Il decreto introduce anche il Piano nazionale per le citta' con l'obiettivo di riqualificare le aree urbane degradate e lo sviluppo delle citta' come motore per il settore edile. ''Il Piano nazionale delle citta' - si legge in una nota del Governo - consente si coordinare una serie di interventi nelle aree urbane relativi a nuove infrastrutture, alla riqualificazione urbana, alla costruzione di parcheggi, alloggi e scuole, grazie al reperimento di risorse pubbliche'', con 225 milioni subito disponibili. Prevista inoltre una cabina di regia, operativa presso il ministero delle Infrastrutture, che selezionera' gli interventi da realizzare.