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Sconto al Patto di Stabilità per le opere di edilizia scolastica

Edilizia di
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I Comuni che hanno sforato il Patto 2015 per realizzare opere di edilizia scolastica possono avanzare richiesta di sconto sulle sanzioni. Deve trattarsi di spese non già oggetto di altre esclusioni

La Ragioneria generale dello Stato ha reso noto il modello di domanda con cui i Comuni che hanno sforato il Patto di Stabilità 2015 per opere di edilizia scolastica possono avanzare richiesta di sconto sulle sanzioni. La norma, introdotta dall'art. 3 comma 7 del dl 113/2016, specifica che deve trattarsi di spese non già oggetto di altre esclusioni dai vincoli di finanza pubblica.

Nel testo si legge infatti che i municipi non in regola con il patto possano usufruire di una riduzione del taglio riservata a chi sfora in misura pari "ai pagamenti per interventi di edilizia scolastica nel corso dell'anno 2015, purché non già oggetto di esclusione".

Deve trattarsi, quindi, di spese diverse da quelle contemplate dall'art. 47 del dl 66/2014, già escluse dal patto, nei limiti indicati dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 dicembre 2014.

I restanti pagamenti (vanno considerate le uscite effettive di cassa e non gli impegni) concorrono invece ad incrementare lo sconto che può arrivare anche ad azzerare la sanzione: il dl 113 ha previsto un ulteriore condono, abbattendo le penalità per tutti i Comuni, dal 100% al 30% della differenza tra il saldo obiettivo del 2015 e il saldo finanziario conseguito nello stesso anno.

I Comuni interessati devono attivarsi, inviando la domanda entro e non oltre il 20 settembre 2016, a 30 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione, pubblicata in GU il 20 agosto scorso. Le comunicazioni dovranno pervenire esclusivamente tramite il sistema informatico della Ragioneria Generale dello Stato.