Realizzare una tettoia in legno è abbastanza facile e veloce, specialmente se si tratta di strutture che si poggiano sul muro perimetrale dell’edificio.
In considerazione del fatto che sostanzialmente le tettoie in legno possono suddividersi in due grandi famiglie (strutture libere o strutture ancorate) e che queste sono diverse a seconda dell’utilizzo che si vuole dare alla tettoia, la scelta della copertura della tettoia in legno deve essere fatta con estrema cautela e deve dipendere da numerosi parametri quali ad esempio il luogo, la dimensione e la stessa struttura.
Per quanto riguarda la copertura poi, bisogna tenere in considerazione il fattore luce, in quanto a seconda del materiale utilizzato si può avere una trasparenza pari a zero, come per le tegole, o massima come per il plexiglass o vetro e questo, in base a ciò per cui la tettoia è costruita, può incidere sia come costi di realizzazione che come risultato finale sia da un punto di vista estetico-architettonico che qualitativo.
Una tettoia costruita interamente in legno, ad esempio, oltre ad essere maggiormente riconoscibile e familiare, consente di dare all’intera struttura l’eleganza e la snellezza propria del legno; essa consente una elevata personalizzazione, grazie alla malleabilità del legno, e i trattamenti a cui viene sottoposto consentono una lunga durata anche se, soprattutto per quanto riguarda la copertura, ha bisogno di una manutenzione attenta e periodica, in particolar modo se montata in luoghi dove gli agenti atmosferici agiscono in maniera elevata come alte escursioni termiche o un numero elevato di giornate eccessivamente soleggiate o piovose.
Un altro tipo di copertura classica per la tettoia in legno è quello con le tegole in argilla; queste consentono di avere una protezione pressoché totale ad ogni tipologia di agente atmosferico e danno un aspetto molto elegante, nonché rustico, all’intera struttura.
Le coperture in vetro invece, pur essendo da un punto di vita estetico praticamente le migliori per le differenze ed i giochi di luce che possono essere creati, hanno dei lati negativi da non sottovalutare; il primo è la pesantezza del materiale il secondo la sua resistenza. La prima caratteristica è data dal fatto che le lastre, per avere una costante resistenza nel corso del tempo, debbano essere temprate e di notevole spessore mentre la seconda, direttamente collegata alla prima, è data dal fatto che il vetro è un materiale che può essere facilmente soggetto a rotture o graffi, anche accidentali, che oltre al costo darebbero un’immagine molto antiestetica dell’intera struttura.
Diverso invece il discorso per quanto riguarda il PVC; questo è infatti un materiale molto leggero, solitamente trasparente o semi-trasparente, ma soprattutto molto resistente sia agli urti che ai vari agenti atmosferici; tutto questo, unito anche al costo che è di media più basso degli altri materiali elencati, fanno del PVC un prodotto che può essere facilmente utilizzato come copertura di una tettoia in legno. Tutte queste qualità positive, a cui aggiungiamo anche lo scarso peso e la possibilità di essere sia colorato che sagomato, hanno comunque come lato negativo il fatto che non sia proprio il massimo in termini di eleganza e rappresentanza. Una tettoia in legno con la copertura mediante lastre di PVC può quindi ritenersi particolarmente adatta ad esempio per coprire parti non nobili della casa o come struttura adibita a copertura dei posti auto.
Un ultimo materiale che è possibile usare come copertura di una tettoia in legno è il plexiglass per cui è possibile effettuare il medesimo discorso del PVC con però l’aggravante di una maggiore usura rispetto al PVC stesso in quanto anche dopo poco tempo potrebbe presentare piccole crepe e graffi.
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