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A Smau 2008, “Percorsi dell’Innovazione. Dall’idea al business”

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START-UP, in Italia i casi di eccellenza ci sono, ma l’IT è poco supportata, con questa iniziativa Smau vuole far incontrare e confrontare chi innova, chi vuole innovare, potenziali finanziatori e partner di sviluppo


Circa 300 imprese avviate, ben 1.500 posti di lavoro creati e un fatturato di 60 milioni di euro.
Queste cifre rappresentano il risultato concreto del Premio Nazionale per l'Innovazione che lancia ogni anno, dal 2003, le migliori idee imprenditoriali tra quelle uscite dalle 42 università che aderiscono all'associazione PNICube. Tra queste il Politecnico di Milano.

Se i ricercatori inizino i loro progetti per gioco o per sfida poco importa. Lo scopo è vincere ed essere d’esempio.

Ma nel panorama nazionale non ci sono tutte rose e fiori. Tutt’altro. Una recente ricerca (Istituto Bruno Leoni) sottolinea come l'Italia sia al 53° posto nella classifica mondiale nel "creare nuove attività" e purtroppo in alto invece - 27° posto – nel "chiudere attività" (fallimenti).

Per fare affari la posizione è la 65a. Un evidente segnale di come creare start-up nel nostro Paese sia non solo molto difficile, ma anche ancora troppo poco supportato dallo Stato nonostante le ultime novità a livello di esenzioni.

L’anno nero per le start-up non rappresenta il passato, ma il presente: nel 2006 sono nate in Italia 284.000 nuove imprese (Fonte: Istat), 24.000 in meno dell’anno precedente (-7,8%).

Quadro ancora più complicato dall’innovazione tecnologica che stenta a decollare, soprattutto nelle PMI (Il 16% di PMI possiede infrastrutture ICT “evolute”, il 55% si trova in una fase di transizione e il 29% utilizza infrastrutture “embrionali”.).

Smau 2008, con i “Percorsi dell’Innovazione. Dall’idea al business” sarà un’occasione per l’incontro e il confronto tra chi innova, tra chi innova e tra chi vuole innovare e, non ultimo, tra queste due categorie e tanti potenziali finanziatori e partner di sviluppo.

I protagonisti saranno start-up e spin-off, centri di ricerca e università, parchi scientifici e distretti tecnologici in campi d’applicazione che vanno dall’informatica alle telecomunicazioni, dalla robotica all’aerospazio, dalle biotecnologie alle nanotecnologie.

Due gli sponsor, Sardegna Ricerche e Telecom Italia. Circa 60 le presenze confermate tra start-up e altre presentazioni di successo.

Non ci sarà certamente una ricetta magica per creare progetti vincenti. Ma ci sono esempi da studiare e a cui ispirarsi. Come quello che in nove mesi ha creato una “voce” che oggi si alza da ben 180 Comuni, da 800 abitanti fino agli svariati milioni della Capitale o di Milano.

“Si tratta del primo network di blog urbani – spiega il project manager Massimo Boraso – che vuole dare voce al cittadino che non trova spazi sui media o in altri canali. È un classico esempio, anzi un’applicazione, del Web 2.0”.

E così da gennaio 2008 i Comuni coperti sono già 180, con l’obiettivo di arrivare a coinvolgere in pochi anni tutti gli 8.000 del territorio nazionale. I blogger arruolati, giornalisti e non, sono invece 350.

Sul fronte spin-off, invece, sarà a Smau 2008 un’idea tutta italiana nata all’Itsme, spin-off dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove filosofi, designer e sviluppatori stanno lavorando per progettare e realizzare un nuovo tipo di PC con un desktop in cui ci si troveranno di fronte non più cartelle ma luoghi virtuali, storie della nostra vita, da cui gestire tutte informazioni, documenti, email. Il prototipo è atteso per il 2010, ma c’è già molto da vedere.

Per saperne di più su Smau 2008
www.smau.it