E’ un vademecum della sostenibilità energetica in campo edilizio e urbanistico il dossier presentato oggi nel corso della decima edizione di Urbanpromo, l’evento di marketing urbano e territoriale organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) e da Urbit, a Torino. Il dossier, curato dall’architetto Valeria Ruaro e pubblicato da Inu Edizioni, raccoglie i progetti premiati nelle cinque edizioni svolte finora del concorso “Energia sostenibile nelle città”, promosso dall’Inu e dal Ministero dell’Ambiente con il sostegno negli ultimi due anni dell’Associazione italiana delle imprese edili e manifatturiere (Aniem). Il concorso rientra nelle iniziative intraprese nell’ambito della campagna SEE (Sustainable Energy Europe) che mira a sostenere gli obiettivi comunitari di riduzione delle emissioni climalteranti fissati per il 2020.
Il concorso è stato lanciato con l’obiettivo di promuovere le buone pratiche di sostenibilità energetica nei campi dell’edilizia e dell’urbanistica: per questo ogni anno sono stati premiati progetti di scale diverse, che sono andati dal singolo edificio fino al quartiere e all’area vasta. Il successo del concorso "Energia sostenibile" misura la portata del cambiamento della cultura edilizia e della pianificazione nel nostro Paese, che hanno registrato negli ultimi anni un incremento di interesse per tutti le tecniche e le pratiche legate alla sostenibilità, ormai sempre più percepite dagli addetti ai lavori non più come un costo aggiuntivo bensì come un’opportunità per uscire dalla crisi attraverso il rinnovamento.
“Energia sostenibile nelle città” è la testimonianza che c’è un’Italia concreta, che si muove e progetta edifici e quartieri, che fa pianificazione seguendo i criteri del risparmio e della qualità energetica. Di certo la progettazione sostenibile in ambito civile sarebbe una leva formidabile per contenere gli sprechi, lo dicono le cifre riportate nell’introduzione al dossier da Stefano Pareglio, presidente della commissione Ambiente dell’Inu: il sessanta per cento dei consumi finali di energia li assorbe il settore civile sommato a quello dei trasporti, ovvero quelli dove l’architettura e l’urbanistica possono intervenire per progettare una maggiore efficienza. Proprio per questo, spiega Antonio Lumicisi, che per il Ministero dell’Ambiente segue “Energia sostenibile”, è fondamentale “mettere in evidenza i risultati e le buone pratiche” affinché servano da esempio.
Alessandro Frascarolo, intervenuto alla presentazione del dossier per conto di Aniem assieme a Ubaldo Bossolono e a Roberto Nebbiolo, evidenzia il senso economico della necessità di promuovere la riqualificazione e il risparmio energetico: “L’Italia, non avendo materie prime su cui contare, ha basato e dovrà basare la propria industria sulla capacità manifatturiera”. Inoltre, dichiara ancora Frascarolo, un'altra ragione a sostegno della convenienza della riqualificazione energetica è la convinzione che “le imprese devono cercare un approccio più industriale e meno speculativo. Per fare ciò devono rinunciare a un po’ di margine di guadagno a fronte però di una maggiore garanzia di continuità del lavoro e di sostegno da parte della pubblica amministrazione e degli istituiti di credito”.
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