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Acquisto dell’abitazione senza benefici, le imposte da pagare

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Se il venditore è un privato e l’acquisto di un’abitazione viene eseguito senza applicazione dei benefici “prima casa”, le imposte dovute dall’acquirente sono tre

Quali imposte si pagano per l’acquisto di un appartamento da un privato senza benefici prima casa? Lo chiede un contribuente all’Agenza delle Entrate, per la quale risponde Gennaro Napolitano.

Se il venditore è un privato e l’acquisto di un’abitazione viene eseguito senza applicazione dei benefici “prima casa”, le imposte dovute dall’acquirente sono le seguenti: imposta di registro proporzionale del 9%, imposta ipotecaria fissa di 50 euro e imposta catastale fissa di 50 euro. Il versamento dei tributi è eseguito dal notaio al momento della registrazione dell’atto. In ogni caso, l’imposta di registro proporzionale non può essere di importo inferiore a 1.000 euro.

Tuttavia, l’importo effettivamente dovuto potrebbe risultare inferiore a causa dello scomputo dell’imposta proporzionale già versata sulla caparra all’atto della registrazione del contratto preliminare.

Si ricorda, infine, che gli atti assoggettati all’imposta di registro proporzionale, e tutti gli atti e le formalità necessari per effettuare gli adempimenti presso il catasto e i registri immobiliari, sono esenti dall’imposta di bollo, dai tributi speciali catastali e dalle tasse ipotecarie.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla “Guida per l’acquisto della casa: le imposte e le agevolazioni fiscali” disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.