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Affitti: cosa ci dicono gli ultimi dati sul 2024?

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Affitti: cosa ci dicono gli ultimi dati sul 2024?
Stai cercando casa in città? Scopri perché gli affitti continuano a salire, cosa li spinge verso l’alto e come stanno cambiando le regole del mercato

Chi cerca casa in affitto oggi si trova di fronte a un panorama sempre più complicato: i prezzi salgono, l’offerta si riduce e trovare l’immobile giusto sta diventando una vera sfida. Ma cosa sta alimentando questa corsa ai canoni di locazione? I nuovi dati dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa aiutano a fare chiarezza e offrono una fotografia precisa di un mercato in continua evoluzione.
Nella seconda metà del 2024, i canoni sono aumentati in modo significativo: +4,7% per i monolocali, +5,0% per i bilocali e +5,1% per i trilocali. Alla base di questa crescitac’è una domanda in forte espansione. Sempre più persone, impossibilitate ad accedere al credito o non interessate all’acquisto, scelgono la locazione, spinte da esigenze lavorative o di studio.
Al contrario, l’offerta di immobili disponibili si riduce. Molti proprietari temono il rischio di morosità e preferiscono soluzioni alternative, come gli affitti brevi, soprattutto nelle località turistiche. Nelle grandi città, questo trend è ancora molto diffuso, in particolare a Bari, Bologna e Roma, dove pesa anche l’effetto Giubileo. Tuttavia, in alcune metropoli come Milano, si inizia a osservare un rallentamento del fenomeno, con un aumento del ricorso al canone concordato.
Anche nei capoluoghi di provincia i canoni sono in salita, seppur in misura più contenuta: +2,8% per i monolocali, +2,9% per i bilocali e +3,6% per i trilocali.

Affitti: cos’è successo negli ultimi 10 anni?

Uno sguardo agli ultimi dieci anni mostra una crescita notevole dei prezzi: +41,7% nelle grandi città e +26,6% nei centri minori.
Cambiano anche le motivazioni alla base della scelta di affittare. Cala leggermente (dal 61,2% al 60,2%) la quota di chi cerca casa per motivi abitativi, mentre cresce il numero di coloro che lo fanno per esigenze lavorative (dal 26% al 28,7%).
Infine, aumentano i contratti a canone transitorio, passati dal 32,7% al 33,4%, una formula sempre più scelta dai proprietari che preferiscono la flessibilità a lungo termine.
In sintesi, il mercato degli affitti continua a trasformarsi, spinto da nuove esigenze e dinamiche economiche che premiano la domanda e penalizzano l’offerta.