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Affitti: da dove arrivano gli inquilini che vivono in città?

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Affitti: da dove arrivano gli inquilini che vivono in città?
Il 2025 segna una crescita della domanda di affitti per chi viene da fuori città: più contratti per studenti e lavoratori in trasferta. Scopriamo di più

Cresce la mobilità nel mercato degli affitti: sempre più persone si trasferiscono nelle grandi città per studio o lavoro, modificando in modo sensibile la geografia della domanda abitativa. Le metropoli italiane non attirano più soltanto chi vi risiede da tempo, ma sempre più nuovi arrivati che cercano un alloggio temporaneo o un punto d’appoggio per la propria carriera. È una trasformazione che racconta come stanno cambiando le dinamiche abitative e le scelte dei proprietari.
Secondo i dati raccolti dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, nel primo semestre del 2025 il 62,2% dei contratti di locazione è stato sottoscritto da residenti già in città, mentre il 37,8% da persone provenienti da altre aree: il 12,6% arriva dalla stessa provincia, il 6,2% da un’altra zona della regione e ben il 19% da regioni diverse.
Si tratta della quota più alta mai registrata da quando, nel 2019, è iniziato il monitoraggio. Allora gli inquilini “fuori sede” erano appena il 26,2%. La pandemia del 2020 aveva temporaneamente frenato i trasferimenti, portando la percentuale al 19,3%, ma dal 2021 in poi la curva è tornata a salire fino a toccare il picco attuale.

Affitti: la strategia dietro la nuova tendenza

Dietro a questa tendenza c’è anche un cambiamento di strategia da parte dei proprietari: molti preferiscono oggi locazioni brevi o transitorie, più redditizie, rivolte a studenti e lavoratori in trasferta. I numeri lo confermano: i contratti stipulati con studenti sono passati dal 5,2% del 2019 all’11,1% del 2025, mentre quelli con lavoratori fuori sede sono cresciuti dal 23,2% al 29%.
In sintesi, gli affitti nelle grandi città diventano sempre più dinamici e orientati alla flessibilità, specchio di un Paese in cui studio, lavoro e mobilità continuano a ridisegnare i confini dell’abitare.