Dopo anni di crescita ininterrotta, il mercato degli affitti in Italia mostra i primi segnali di rallentamento. Nei primi sei mesi del 2025 la domanda di case in locazione è scesa del 9%, segnale di un cambio di passo nelle scelte degli inquilini. Eppure, i tempi medi per concludere un contratto restano stabili a livello nazionale: servono circa 2,6 mesi, come nel 2024. Un quadro in apparente equilibrio, che però nasconde dinamiche molto diverse da città a città e che offre spunti preziosi per chi cerca o propone un immobile in affitto.
La fotografia arriva da uno studio di Immobiliare.it Insights, la divisione di analisi dati del gruppo, guidata da Luke Brucato. La ricerca ha confrontato le tempistiche di locazione in 20 capoluoghi italiani nel primo semestre 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le città più rapide
Cagliari guida la classifica: bastano 1,8 mesi per affittare, in calo del 29% rispetto al 2024. Seguono Padova,con 1,9 mesi (+18% su base annua), e Bologna al terzo posto con 2 mesi esatti (-6%). Verona è quarta, con 2,2 mesi, ma con una contrazione record del 36%. A 2,3 mesi medi si collocano molte grandi città, tra cui Milano (+8%), Bari (-10%), Messina (+6%), Palermo (+10%), Parma (+8%), Trieste (+8%) e Venezia (-40%).
Napoli (2,4 mesi, +16%), Torino (2,4 mesi, +2%) e Bergamo (2,4 mesi, -6%) seguono a ruota. Brescia e Genova sono ferme a 2,5 mesi: la prima segna +15%, il capoluogo ligure -5%.
Dove i tempi si allungano
Solo quattro città superano i due mesi e mezzo. Como arriva a 2,6 mesi (+17%), Roma a 2,8 (+18%), Catania a 2,9 (+25%). Chiude la classifica Firenze,con 3,2 mesi medi, unico centro oltre i tre mesi nonostante un calo del 12%.
Il caso delle città venete
Verona e Venezia hanno registrato i cali più consistenti nei tempi di affitto, rispettivamente -36% e -40%, segno di un mercato che si sta assestando, ma con peculiarità locali.
”Il mercato degli affitti in Italia mostra una sostanziale stabilità nei tempi di locazione, confermando come le dinamiche nazionali si stiano assestando dopo anni di forte crescita della domanda - osserva Paolo Giabardo, Direttore Generale di Immobiliare.it - Tuttavia, le performance delle singole città continuano a rispecchiare fattori locali specifici, come tipologia e attrattività degli immobili, composizione dell’offerta e trend demografici e lavorativi. Mentre Milano e Roma seguono la tendenza nazionale, casi come Verona e Venezia dimostrano che, pur con un calo dell’interesse, gli annunci vengono assorbiti più rapidamente”.
A Venezia la velocità è legata alla presenza di immobili nuovi e più appetibili, mentre a Verona la riduzione dei tempi deriva da un aumento dell’offerta, che rende più semplice per gli inquilini trovare la casa giusta e accelera i contratti di locazione.