Vuoi scoprire se e quando il rimborso dell’affitto da parte del datore di lavoro non pesa sul tuo reddito? La risposta dell’Agenzia delle Entrate chiarisce condizioni e vantaggi previsti dalla legge. Partiamo dal quesito posto da un contribuente.
“In quali condizioni le somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per i canoni di locazione relativi a contratti stipulati dal lavoratore dipendente non concorrono al reddito?”.
La risposta di Andrea Santoro su FiscoOggi
La legge di bilancio 2025 (commi 386-389) prevede la non concorrenza alla formazione del reddito di lavoro dipendente, per i primi due anni dalla data di assunzione a tempo indeterminato e nel limite di 5.000 euro annui, delle somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione dovuti dal lavoratore a condizione che egli abbia percepito un reddito di lavoro dipendente non superiore a 35.000 euro nell’anno precedente alla data di assunzione, che abbia trasferito la residenza nel Comune della sede di lavoro e che esso sia distante più di 100 chilometri dalla precedente residenza (cfr circolare n. 4/2025).