Aips ha organizzato il Convegno "Fai centro con la sicurezza"

Sicurezza e Sistemi di Protezione di Marco Zibetti
Il seminario ha avuto luogo oggi 10 giugno nell'ambito della seconda edizione della Settimana anticrimine che ha avuto inizio il 6 giugno


"Fai centro con la sicurezza". Si intitola così il convegno che si è svolto sul Sentierone nella tensostruttura del Quadriportico, oggi venerdì 10 giugno alle 18. A organizzarlo l’Aips, l’Associazione installatori professionali di sicurezza, che dal 6 giugno ha dato il via a Bergamo alla seconda edizione della Settimana della sicurezza anticrimine. L’obiettivo della manifestazione è stato quello di fare prevenzione e informazione ai cittadini in previsione delle vacanze estive, anche in riferimento alle vicende di cronaca che hanno coinvolto il territorio locale e per vagliare il senso di sicurezza dei cittadini. 

Per cinque giorni Aips ha quindi installato uno stand al Quadriportico del Sentierone di Bergamo per distribuire materiale informativo e prendere informazioni dai cittadini sul senso di sicurezza e sulla sicurezza delle proprie abitazioni. È stato preparato un questionario per capire quanto si sentono sicuri i bergamaschi sul loro territorio e nelle loro case e quali siano i timori ricorrenti. E' stata anche prevista un’analisi del rischio per verificare quanto effettivamente i sistemi di allarmee di protezione attivati dai cittadini siano efficaci e se i bergamaschi sono a conoscenza dei più semplici accorgimenti di protezione. Aips ha fornito in entrambe le situazioni consulenza gratuita, dato che il suo unico scopo è quello di dare informazioni e fare prevenzione. Allo stand è stata inoltre distribuita una guida dal titolo "Fai centro con la sicurezza".

Il convegno

La Settimana della sicurezza - organizzata in collaborazione con Assosicurezza con i patrocini della Regione Lombardia, dell'Ordine degli Ingegneri di Bergamo e del Collegio dei Periti industriali della Provincia di Bergamo - è culminata venerdì 10 giugno con un convegno nella tensostruttura del Quadriportico del Sentierone. Durante la tavola rotonda sono stati presentati i dati raccolti con il questionario, con una riflessione di studiosi e politici con i quali si è parlato di sicurezza e prevenzione.

Hanno partecipato Aldo Coronati e Marco Panepucci, rispettivamente presidente e segretario del Consiglio di Aips. Dopo il saluto di Coronati, Panepucci presenterà i dati raccolti dai questionari. A seguire il saluto di Alberto Patella, consigliere del Direttivo di Assosicurezza e di Umberto Noris, vicepresidente dell'Ordine degli Ingegneri di Bergamo. Ha preso poi la parola il sociologo Fabio Lucchini; alla tavola rotonda anche Carlo Saffioti, consigliere regionale e coordinatore regionale del Pdl, e Matteo Rossi, consigliere provinciale del Pd e membro della Segretaria regionale del Pd. Per loro è stata l'occasione di analizzare le risposte del questionario, in un'ottica più territoriale e di bisogno della cittadinanza. ha moderato l'incontro il giornalista Arturo Zambaldo di Bergamo Tv.

Il questionario informativo, i risultati

C'è paura di notte, i bergamaschi chiedono più controlli. E tra ciò che genera insicurezza ci sono ancora gli extracomunitari
Qual è la causa primaria che genera insicurezza e allarme sociale? Si sente sicuro nella sua abitazione? E poi: Come è cambiato il suo senso di sicurezza rispetto l'anno scorso? Che cosa la farebbe sentire più sicuro? Sono queste alcune delle domande stilate nel questionario che Aips, durante la settimana in cui è stata presente sul Sentierone, ha proposto ai cittadini. Un questionario anonimo, molto completo e allo stesso tempo chiaro e semplice, che è stato stilato in collaborazione con il Politecnico di Milano. Il questionario ha previsto anche un’analisi del rischio per verificare quanto effettivamente i sistemi di allarme e di protezione attivati dai cittadini siano efficaci e se i bergamaschi sono a conoscenza dei più semplici accorgimenti di protezione.

Alle 12 di venerdì 10 giugno sono stati compilati ben 970 questionari: il 59 per cento degli intervistati sono stati uomini, il 41 per cento donne. Diversificate le età dei partecipanti: il 18% ha un’età compresa tra i 18 e i 29 anni, il 20% tra i 30 e i 40 anni; il 18% tra i 41 e i 50 anni, il 13% tra i 51 e i 60 e il 20% over 60. Di questi il 51% vive a Bergamo (il 26% in centro, il 25% in periferia) e il 30% fuori città.

Ma veniamo alle risposte: il 67% degli intervistati si sente abbastanza sicuro sul suo territorio, il 25% poco sicuro, a pari merito con il 3% molto e per nulla sicuro (il 2% non ha risposto).

Rispetto allo scorso anno il 20% dice che la sicurezza a Bergamo è peggiorata mentre secondo il 49% è uguale e per il 9% è migliorata. In particolare, nelle proprie abitazioni, i bergamaschi si sentono abbastanza sicuri per il 64%, poco per il 14% e molto per il 13% mentre per strada – e questo dato è tra i più significativi -, camminando nel proprio quartiere, gli intervistati hanno paura: se il 45% dice di sentirsi abbastanza sicuro, il 33% risponde “poco” e il 12% “per niente”. Solo il 7% risponde “molto”.

Passando alle cause primarie che generano insicurezza e allarme sociale, al primo posto per gli intervistati è l’aver “subìto un furto o un tentativo di furto o scippo” (20%), a pari merito  con la “la presenza degli extracomunitari”. A seguire i “furti avvenuti nel vicinato”. Seguono come cause di allarme sociale la crisi economica e la disoccupazione, la scarsa illuminazione, lo spaccio di droga, l’insicurezza trasmessa dai media, il degrado e la sporcizia sul territorio.

Alla domanda “quali azioni le farebbero accrescere il senso di sicurezza?”, gli intervistati hanno richiesto una “maggior presenza delle forze dell’ordine” (67%), ma anche “più pulizia e più illuminazione” (28%) e “una limitazione della presenza degli extracomunitari” (27%). Al contempo il 36% degli intervistati avverte la presenza sul territorio della Polizia municipale, il 22% dei Carabinieri, il 10% della Polizia di Stato.

Sul fronte dei sistemi di sicurezza, gli intervistati utilizzerebbero un sistema di allarme e/o video per sentirsi più sicuri (61%), ma monterebbero anche grate e infissi (21%). E chi ha già un sistema di allarme, lo ha installato da un installatore professionale (44%), anche se il 35% degli intervistati non sa che gli impianti d’allarme posso essere collegati gratuitamente con i carabinieri e la polizia previa autorizzazione.

Sull'argomento sono intervenuti Carlo Saffioti e Matteo Rossi. "I dati in questione sono in piena sintonia con le classiche paure ataviche del cittadino che sono il buio e il diverso - ha detto Saffioti -. Bisogna agire sull'integrazione ma ciò significa che è necessaria anche la volontà di farsi integrare". Secondo Matteo Rossi, poi, "la città mantiene un livello di sicurezza accettabile - ha detto -. Siamo di fronte però al fallimento delle politiche che sono state cavalcate in campagna politica per ricavarne consenso elettorale senza dare risposte concrete".

"Fai centro con la sicurezza", una guida per i cittadini

Aips ha stilato un libretto informativo da distribuire ai cittadini durante la Settimana della sicurezza. Si chiama "Fai centro con la sicurezza. Guida alla protezione anticrimine della tua abitazione" redatto e distribuito nella Bergamasca dall’associazione che parte da un consiglio: "Pensa come un ladro!".

"Prima di installare una porta blindata o un impianto di allarme – spiega l’Aips – è necessario valutare con attenzione a quali rischi è esposta la propria abitazione, il negozio o l’azienda che si desidera proteggere".  Da valutare per esempio il contesto urbano (città al alta densità o piccola località), il tipo di abitazione (casa unifamiliare, appartamento in condominio…), il numero degli ingressi, la tipologia dei serramenti  e la vita che conducono i suoi abitanti (se per esempio la casa è incustodita per la maggior parte della giornata). Ecco allora che l’Aips fornisce un’analisi dettagliata delle tipologie dei dispositivi di sicurezza a disposizione del cittadino, con un vademecum di consigli utili per proteggere la propria casa: «Mai lasciare copia delle chiavi sotto lo zerbino o utilizzare chiavi facilmente duplicabili – sono alcune indicazioni –. Non mettere mai etichette con nomi e/o indirizzi sul portachiavi né lasciare a portata di mano scale o altri strumenti che possano essere utilizzati per entrare in casa». Importante è anche cambiare le serrature se si smarrisce anche una sola chiave, scegliere tapparelle sempre in ferro o in profilato di alluminio, così come custodire gli oggetti di valore in cassaforte, certificata e ben montata e ancorata.

Con segnalazioni non da poco: per la sicurezza è importante rivolgersi a un professionista così come diritto del cittadino è richiedere sempre un preventivo gratuito, pretendendo anche la dichiarazione di conformità che rispetti la normativa Cei, il Comitato elettronico italiano. Fondamentale poi è stipulare sempre un contratto di manutenzione, "perché l’impianto d’allarme è una macchina complessa che va controllata e revisionata periodicamente – avverte l’Aips – così come è diritto del cittadino pretendere 12 mesi di garanzia per gli impianti e 24 mesi per i prodotti di sicurezza". Informazioni non da poco che si conoscono poco ma che rendono la sicurezza ancora più accessibile.




Questo sito utilizza i cookies per offrirti un'esperienza di navigazione migliore. Usando il nostro servizio accetti l'impiego di cookie in accordo con la nostra cookie policy.