“Un provvedimento moderno che prevede forti sanzioni per le Pubbliche Amministrazioni in caso di ritardato pagamento alle imprese, quale deterrente sostanziale contro una pratica inaccettabile anche se finalizzata a tener sotto controllo il deficit pubblico”, indica il Presidente dell'Associazione dei costruttori, Paolo Buzzetti.
Quello che preoccupa i costruttori però sono i tempi previsti per l'applicazione delle nuove norme in Italia.“Non possiamo aspettare 2 anni per ottenere risposte su un problema, quello dei ritardati pagamenti, che mette a rischio la stessa sopravvivenza di molte imprese di costruzioni, soprattutto quelle piccole e medie”, sottolinea Buzzetti.
I dati dell'Ance mostrano, infatti, un forte peggioramento del fenomeno dei ritardi che ha assunto dimensioni particolarmente gravi nel settore delle costruzioni: quasi la metà delle imprese edili - il 44% - subisce ritardi superiori ai 4 mesi oltre i termini contrattuali (quindi vengono pagate dopo più di sei mesi e mezzo dai lavori), con punte che arrivano anche a 24 mesi, in un quadro di costante e progressivo peggioramento.
“Oggi, a fronte di lavori regolarmente eseguiti, le imprese non ricevono i pagamenti dovuti dalla p.a.: per non fare fallire lo Stato si fanno fallire le imprese”, dice Buzzetti.
“Chiediamo al Governo di considerare questi obblighi alla pari di quelli in materia di stabilità e risanamento dei conti pubblici e di recepire la Direttiva al più presto”.