Anche Fiaip chiede al Governo di rilanciare il settore immobiliare

Edilizia di Marco Zibetti
“Le politiche perseguite dal governo Monti in poi non hanno né aggredito il debito pubblico, nè tagliato in modo significativo la spesa pubblica o abbassato la pressione fiscale per i contribuenti”

Il declassamento di Ficht, che ha abbassato nei giorni scorsi il rating dell’Italia, sottolinea negativamente l’instabilità economica e politica del nostro Paese, per cui in autunno, per far fronte alla manovra, non basteranno poche decine di miliardi di euro per salvarci.

“Questo - dichiara il Presidente Nazionale Fiaip, Paolo Righi - è il frutto di una totale assenza di riforme strutturali, di politiche economiche sbagliate, perseguite dal governo Monti in poi, che non hanno aggredito il debito pubblico, non hanno tagliato in modo significativo la spesa pubblica o abbassato la pressione fiscale per i contribuenti".

"Il rilancio dell’economia, così come è avvenuto il molti Paesi - afferma il Presidente Fiaip Righi -, si ottiene solo ed esclusivamente favorendo il settore immobiliare, che è l’unico comparto anticiclico che crea posti di lavoro e non può delocalizzare la produzione”.

Fiaip ribadisce la necessità di un netto cambio di passo per l’esecutivo Gentiloni: non servono più le astuzie contabili dei burocrati ministeriali, o taglietti fatti in alcuni dicasteri per farsi autorizzare da Bruxelles più debito; ma, per ridare fiato all’economia, sono necessarie misure significative che possano risanare il Paese, ridurre la spesa dell’amministrazione dello Stato e rilanciare il settore immobiliare.


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