Aniem: sì ai tagli solo se accompagnati da una riforma strutturale

Lavori pubblici di Marco Zibetti
Il presidente Dino Piacentini:"Siamo consapevoli della crisi, delle ragioni dei tagli fatti in passato e di quelli che il Governo si appresta a fare. Ma chiediamo una riforma strutturale dell'edilizia"


L'Aniem, l'Associazione delle pmi edili aderente alla Confapi, esprime forte preoccupazione per i tagli alle regioni che colpiranno duramente il comparto edilizio. Per il presidente Aniem Dino Piacentini: "Siamo consapevoli della crisi, e delle ragioni dei tagli fatti in passato e di quelli che il Governo si appresta a fare. Ma chiediamo una riforma strutturale dell'edilizia".

E aggiunge: "Diciamo sì ai tagli solo se accompagnati da un programma di rilancio". Secondo il Presidente dell'Aniem la riforma deve contenere tre passaggi fondamentali: "In primis è necessario reintrodurre l'obbligatorietà del Durc (documento unico di regolarità contributiva) nei lavori privati".

E continua: "La lotta alle imprese irregolari ed al sommerso, al rispetto della legalità e della correttezza nei rapporti di lavoro devono essere presupposti fondamentali per una sana concorrenza". Per Piacentini "è inoltre necessario trasformare le SOA (Società Organismi di Attestazione) in enti di controllo veri e formali e uniformare al 4% l'aliquota iva su tutti i tipi di interventi.

Questo consentirebbe, oltre ad una maggiore semplificazione dei processi amministrativi, anche una maggiore "convenienza" da parte dell'impresa nel dichiarare interamente le proprie entrate e combattere quindi l'evasione. "


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