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Aniem: split payment, l'ennesimo ostacolo per un settore che versa già in gravi difficoltà

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Il Presidente di Coseam Italia: “E’ una misura che non va certo nella direzione di incentivare le aggregazioni e le reti tra imprese. Solo nel 2015 comporterà una perdita di 1 milione di euro”


La Commissione Europea ha dato il via libera al meccanismo della scissione dei pagamenti (split payment) per le operazioni tra fornitori privati e pubblica amministrazione, chiesto dall’Italia in deroga alla direttiva 2006/112/CE sull’IVA.

Il meccanismo avrà un’efficacia limitata nel tempo, solo fino al 2017, e ulteriore condizione imposta dalla Commissione è che l’Italia acceleri i tempi dei rimborsi IVA per i fornitori.
La misura potrà considerarsi definitiva solo dopo l’approvazione da parte del Consiglio Economia e Finanza (Ecofin), calendarizzato per il prossimo 19 giugno a Lussemburgo.

Il Presidente di Aniem, l’ Associazione Nazionale delle Imprese Edili Manifatturiere aderente a Confimi Industria, Dino Piacentini: “Già nella prima metà di gennaio, come Aniem avevamo segnalato le molte voci critiche del nostro territorio sul provvedimento perché per le imprese che hanno come principale committente la Pubblica Amministrazione si trattava di un ennesimo ostacolo per un settore già in gravi difficoltà: mentre le aziende non riceveranno l’IVA sulle commesse, avranno comunque l’IVA in pagamento verso i propri fornitori, con un forte sbilanciamento del flusso di cassa e necessità di far ricorso al credito, il cui accesso è già proibitivo durante l’attuale fase recessiva”.

E’ assurdo privare tutti di un'importante risorsa di liquidità, per evitare che alcuni di questi evadano, quando si potrebbero facilmente individuare i singoli evasori e sanzionarli direttamente trattenendone il credito”. Aggiunge il Presidente Piacentini, che conclude: “Si tratta di un provvedimento che rappresenta un cambio di rotta rispetto a quanto da mesi si cerca di fare, anche a livello di delega appalti, sui temi della particolare attenzione e tutela delle PMI nel mercato delle commesse pubbliche per evitare di dare il colpo di grazia ad un sistema produttivo, lo ricordiamo, costituito da micro, piccole e medie imprese”.

Critico anche Mario Lucenti, il Presidente di Coseam Italia, il Consorzio stabile di riferimento operativo di Aniem che rappresenta in modo significativo il mondo della PMI nel settore dell’edilizia e delle infrastrutture: “E’ una misura che non va certo nella direzione di incentivare le aggregazioni e le reti tra imprese. Basti pensare che solo nel 2015, lo Split, comporterà per il nostro Consorzio una perdita di liquidità di circa 1 milione di euro”.