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Anter sul Decreto Rinnovabili: non fermiamo la diffusione democratica dell’energia

Energie rinnovabili di
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L’Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili ribadisce la sua posizione in vista del nuovo conto energia che modificherà il sistema degli incentivi


A poche ore dalle decisioni sul nuovo decreto rinnovabili, Anter invita ancora una volta il Governo, e in particolare i ministri Romani e Prestigiacomo a una soluzione che non fermi la diffusione democratica dell’energia rinnovabile.

La posizione dell’associazione va nella direzione di un rafforzamento degli incentivi per la diffusione di impianti domestici, condominiali fino a 20kW e degli impianti riservati al comparto delle PMI fino a 50 kW che sono il vero tessuto economico del nostro Paese e che anche attraverso la riduzione dei costi energetici possono migliorare la loro competitività. Limitare le speculazioni sui grandi impianti è un obiettivo del Governo che condividiamo ma non si deve fermare la rivoluzione verde delle famiglie e l’evoluzione di una coscienza ecologica matura della popolazione.

Gli impianti fino a 50 kW hanno consumato a oggi soltanto il 30% degli incentivi mentre il contributo all’occupazione e al progresso tecnico e tecnologico delle aziende di questo comparto sta creando know how e una equa distribuzione della ricchezza. In essi, non si ravvisano quegli elementi speculativi che per il Governo sono stati l’elemento di rottura sull’equilibrio di questo nuovo settore.

Anter è favorevole alla necessità di sostenere la creazione di una filiera italiana dell’energia rinnovabile, dato che a oggi le stime dicono che il 63% degli incentivi economici vanno a beneficio di aziende straniere. Siamo inoltre a favore di una rimodulazione degli incentivi su base geografica a partire dal prossimo Conto energia, in modo da migliorare le differenze di produzione degli impianti situati più a nord nel Paese.

Riguardo l’eolico l’associazione pensa che vi sia la possibilità di sostenere il revamping degli impianti già esistenti. Questo potrebbe essere un buon compromesso per aumentare la potenza delle installazioni già operative e controllare l’impatto sul paesaggio italiano. Si ritiene auspicabile un impegno del Governo e dei Comuni per agevolare l’iter autorizzativo per i piccoli impianti e invitiamo l’Enel insieme agli altri gestori a potenziare la rete nazionale nelle zone dove vi sono maggiori necessità.

Anter vuole altresì sostenere concretamente lo sviluppo del trasporto urbano elettrico che sarebbe un grande assist sinergico alla diffusione dell’energia verde finalizzata a migliorare l’ambiente e quindi la salute delle persone.

Anter, a nome di 47 mila cittadini italiani, soci sostenitori, che hanno espresso la volontà di un cambiamento del mix energetico nazionale a favore di una produzione pulita, spera in un sostegno finanziario coerente con gli obiettivi europei per fare del nostro Paese un leader in Europa capace di essere da esempio in questa silenziosa rivoluzione verde. L’associazione pensa che non abbia senso vederci sorpassare da altri Stati più a nord di noi mentre il nostro potenziale interno di produzione e diffusione di energia pulita è tra i più alti d’Europa.

Per quanto riguarda il nucleare, l’associazione ritiene importantissimo un confronto intellettualmente onesto e non di parte con tutti i cittadini italiani, svolto con il supporto del Governo, in merito alle necessità energetiche del nostro Paese e alle tecnologie oggi disponibili per soddisfare questo bisogno. La tecnologia delle rinnovabili è sufficientemente sviluppata per permettere all’Italia di coprire il 20% del suo fabbisogno energetico nei prossimi anni. Si è aperta ora la possibilità politica di chiarire con quali tecnologie sarà composto il paniere energetico italiano nei prossimi 30-40 anni.

Ciò che sembra fortemente mancare oggi è la volontà da parte di tutte le associazioni, del Governo, degli imprenditori e degli investitori di un confronto completo in cui vengano spiegati costi/benefici/rischi di tutte le forme di energia da cui possiamo attingere per continuare a crescere e svilupparci. Schierarsi a prescindere contro il nucleare significa raccontare solo una parte della realtà. Realtà oggi costituita per l’80% dalla combustione di idrocarburi che hanno conseguenze molto pesanti che si tende a ignorare nei dibattiti sull’energia.

Questa scelta non può comunque prescindere dallo sfruttamento intenso dalle opportunità positive che rappresentano le fonti rinnovabili, le uniche per le quali non esistono rischi che possano generare danni alla salute e dalle quali potremo ottenere rendimenti sempre maggiori con l’evolversi delle tecnologie. Anter si farà promotrice nel corso dei prossimi mesi di importanti iniziative in questa direzione.