Appennino Abruzzese, teleriscaldamento per lo sviluppo

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
La Fiper, Federazione Italiana Produttori Energie Rinnovabili, contribuisce all’individuazione di un nuovo modello di sviluppo socio-economico delle aree appenniniche, specialmente quelle terremotate


Walter Righini, presidente Fiper, si è incontrato a Roma presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il Consigliere Ing. Alessandro Di Loreto, responsabile del Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali (DISET) della stessa Presidenza, e con il prof. Fabrizio Traversi, responsabile del servizio “sistema qualità montagne” dell’Ente Italiano delle Montagne (EIM) vigilato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Obiettivo dell’incontro: individuare un nuovo modello di sviluppo socio-economico delle aree appenniniche, con particolare riferimento a quelle abruzzesi dell’area del cratere del 6 Aprile 2009.

L’esperienza degli impianti di teleriscaldamento Fiper maturata in questi ultimi anni in Valtellina, nelle provincie autonome di Trento e Bolzano e nel distretto piemontese-valdostano, è un elemento importante nella costruzione del modello di sviluppo delle aree terremotate.

Il DISET e l’EIM, infatti, hanno individuato nelle biomasse di origine forestali, uno degli elementi importanti per la valorizzazione e promozione delle risorse ambientali tipiche e locali dell’Appennino.

Le future sinergie tra gli enti della Presidenza del Consiglio citati e Fiper condurrebbero quindi alla definizione di un modello energetico basato sull’uso sostenibile del patrimonio boschivo abruzzese al fine di costituire una filiera locale biomassa - energia”, in cui la centrale di teleriscaldamento a biomassa legnosa sia da volano di occupazione per l’indotto e strumento di notevole competitività nel mercato energetico.

Tali elementi saranno oggetto di analisi, valutazione per il modello di sviluppo allo studio di DISET- EIM- PCM.


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