Architetti: è giusto che la competenza in materia ambientale torni allo Stato

Professione di Marco Zibetti
L’accoglimento dell’emendamento presentato dal senatore Giuseppe Marinello consentirà quindi di ritornare all'originaria formulazione prevista dal ministro Boschi


"Sottolineiamo l'importanza dell'emendamento presentato dal senatore Giuseppe Marinello, presidente della Commissione Ambiente, che riporta tra le competenze esclusive dello Stato quelle su ambiente e ecosistema. Questa modifica al testo Calderoli-Finocchiaro affermerebbe, infatti, in modo in equivoco l'esclusiva competenza statale sulla materia, evitando di incrementare conflitti di attribuzione tra Stato e Regioni e rafforzerebbe altri importanti provvedimenti come la rinnovata competenza statale in materia di infrastrutture strategiche, grandi reti di trasporto, porti, aeroporti ed energia". Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

"L'accoglimento dell'emendamento Marinello consentirà quindi di ritornare all'originaria formulazione prevista dal ministro Boschi che, in modo chiaro e inequivoco, affida alle competenze dello Stato l'"ambiente e l'ecosistema" congiuntamente alla "tutela dei beni culturali e paesaggistici",  mantenendo, in modo assolutamente corretto e condivisibile, l'unitarietà tra paesaggio e ambiente sancito dall'art. 9 della Costituzione.

In caso contrario - conclude il Consiglio Nazionale - come già segnalato da numerose associazioni ambientaliste, si assegnerà alla giurisprudenza della Corte Costituzionale la definizione degli ambiti di competenza aumentando in modo esponenziale, invece che sanando, l'elevatissima conflittualità generata dalla malfatta riforma costituzionale del 2001".


Questo sito utilizza i cookies per offrirti un'esperienza di navigazione migliore. Usando il nostro servizio accetti l'impiego di cookie in accordo con la nostra cookie policy.