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Architetti: no ai rapinatori di idee. Bocciata la norma sui diritti d’autore

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Estesi da 5 a 13 anni i termini sanzionatori nei confronti di chi produce copie di oggetti di design non tutelando in questo modo i diritti dei progettisti e delle aziende che li hanno ideati


"Mentre l'Unione Europea approva norme che estendono il diritto d'autore a 70 anni l'Italia, patria del design contemporaneo, continua a tollerare in modo incomprensibile l'attività fraudolenta di chi, aggirando la legge, danneggia chi investe sul lavoro, la conoscenza, la ricerca e la creatività.

E' davvero sconcertante ed incomprensibile come la politica si ostini a non riconoscere la qualità dei prodotti industriali del nostro Paese, le capacità dei suoi progettisti ed il know how delle sue aziende e non sia capace, conseguentemente, di varare dei provvedimenti in grado di tutelare chi investe in idee e innovazione."

Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori commentando l'approvazione del "Milleproroghe" nel quale è stata inserita la norma che estende - una sorta di condono mascherato - da 5 a 13 anni i termini sanzionatori nei confronti di chi produce, senza alcun diritto, copie di oggetti di design non tutelando in questo modo i legittimi diritti dei progettisti e delle aziende che li hanno ideati.

"Il Governo ed il Parlamento - continua - hanno il dovere morale di sostenere, sia per ragioni culturali ma anche per evidentissime motivazioni di carattere economico, il "made in Italy" attraverso concreti provvedimenti di valorizzazione nei confronti dei progettisti e delle imprese.

La battaglia contro i "falsi d'autore", che tanto danneggiano il nostro Paese e che spesso purtroppo vengono prodotti proprio in Italia, deve avere una convinta adesione da parte di tutte le componenti della società per tutelare le specificità di una nazione che può trovare soltanto nella cultura del progetto gli strumenti per riscattarsi dall'attuale difficile situazione economica e sociale".

"E' assolutamente paradossale - conclude - che mentre, giustamente si stringono le maglie contro gli evasori fiscali, così non è verso quanti rapinano le idee".