Architetti: positive le misure per il rilancio e la semplificazione allo studio del Governo

Professione di Marco Zibetti
Significativa la misura che intende superare le limitazioni finora imposte alla "sagoma" degli edifici in caso di ricostruzione e che potrà essere modificata, ma rispettando la volumetria iniziale


"Le misure per il rilancio e la semplificazione in edilizia allo studio del Governo sembra  vadano - se confermate - nella giusta strada per affrontare la grave crisi del settore delle costruzioni e per dare nuovo impulso allo sviluppo del Paese. Esse sono conseguenti agli impegni presi dal Presidente Letta, all'indomani del suo insediamento, sulle priorità da assegnare, nell'azione di Governo, per quanto riguarda l'edilizia, il territorio, il paesaggio". Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

Tra le misure in discussione, tutte positive - ampliamento delle competenze dello sportello unico per l'edilizia; modifiche alla procedura del "silenzio-rifiuto" per i permessi di costruire su immobili vincolati; proroga di due anni della validità dei permessi di costruire già rilasciati - è fortemente significativa, per gli architetti italiani, quella che intende superare le limitazioni finora imposte alla "sagoma" degli edifici in caso di ricostruzione e che potrà essere modificata, ma rispettando la volumetria iniziale.

"Queste limitazioni - continua il Consiglio Nazionale - impediscono, di fatto, nelle ristrutturazioni, non solo la sostituzione edilizia, ma molto spesso anche la realizzazione di una serie di interventi, oggi prioritari, sugli involucri degli edifici esistenti, finalizzati all'abbattimento dei consumi e all'efficientamento  energetico".

"Pur mantenendo ferma una indispensabile politica di tutela degli edifici effettivamente significativi - conclude -, è necessario, infatti,  agevolare iniziative, non più procrastinabili, di messa in sicurezza degli edifici dal punto di vista statico, edilizio ed impiantistico, attuando concretamente una politica di rigenerazione urbana del patrimonio edilizio nazionale, finalizzata a incidere in modo favorevole rispetto alla qualità delle nostre città e di chi le abita".


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