C'è una buona notizia per genitori, educatori e amministrazioni locali. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha messo in campo un piano concreto per rafforzare l’offerta educativa nella fascia 0-2 anni, puntando a ridurre i divari tra Nord e Sud e a garantire pari opportunità fin dalla primissima infanzia. Se vuoi scoprire come verranno utilizzati i nuovi fondi e cosa cambia davvero per i Comuni e le famiglie, continua a leggere.
Il Ministro Giuseppe Valditara ha firmato tre nuovi decreti che sbloccano 578 milioni di euro destinati alla realizzazione e all’ammodernamento di strutture educative per i più piccoli. “Con questi provvedimenti vengono autorizzati 641 interventi, tra costruzione di nuovi asili nido e riconversione di edifici pubblici. Continuiamo a lavorare per garantire pari opportunità educative sin dalla prima infanzia”, ha dichiarato il Ministro.
Le risorse appena autorizzate si sommano agli oltre 4 miliardi di euro già investiti grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), contribuendo ad aumentare i posti disponibili nei nidi e a migliorare la qualità dei servizi offerti.
Asili nido: le risorse dedicate all’arredamento
Ma c’è di più: tra le novità più rilevanti, un fondo di 150 milioni di euro destinato all’arredo delle nuove strutture. “Ho voluto introdurre anche un’azione innovativa, stanziando 150 milioni di euro per permettere ai Comuni di arredare in modo moderno e funzionale i nuovi asili. Investire nell’istruzione fin dai primi anni significa costruire il futuro del Paese”, ha concluso Valditara.
Una quota significativa (circa il 74% delle risorse) sarà destinata alle regioni del Mezzogiorno, con l’obiettivo di rafforzare l’offerta educativa proprio dove è più carente, agendo in modo mirato per colmare le differenze territoriali.
Sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito (sezione PNRR) è disponibile la graduatoria degli interventi finanziati. Nei prossimi giorni verranno pubblicati anche gli avvisi per la richiesta degli arredi e per la riapertura dei termini di candidatura, dedicati ai Comuni che non hanno potuto partecipare alle precedenti selezioni.