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Assemblea generale “Uniamo le energie”

Energie rinnovabili di
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Il "Manifesto per l'indipendenza energetica dal petrolio" lanciato il 24 maggio 2008 chiede a tutti i piemontesi di raccogliere questa sfida per raggiungere gli obiettivi posti

L’appuntamento di Torino del 23 e 24 maggio è stato l’occasione per ribadire la necessità di una mobilitazione energetica da parte dell’intero Piemonte. L’occasione dell’assemblea “Uniamo le energie” ha dato luogo a una due giorni per documentarsi, conoscere e discutere sul tema del risparmio energetico e della riduzione delle emissioni inquinanti, e per lanciare il Manifesto dell’energia del Piemonte.

La Convention “Uniamo le energie”, una sorta di “Stati Generali” organizzata dalla Regione Piemonte nell’ambito della grande campagna di sensibilizzazione, si è svolta al Palavela di Torino.
L’evento ha portato sotto la Mole oltre 2.500 persone e ha visto la partecipazione di numerosi esperti, nazionale e internazionali.

I lavori sono iniziati il 23 maggio con una giornata dedicata allo svolgimento di workshop paralleli e monotematici, rivolti a differenti target di pubblico. I gruppi di lavoro, coordinati da un esperto, si sono riuniti per la prima volta al Palavela per dare il via a un percorso di confronto che proseguirà durante l'intero anno, attraverso la creazione di veri e propri tavoli tematici.

Gli argomenti all'esame, trattati in maniera trasversale rispetto a tutti i settori coinvolti, hanno toccato diversi ambiti: quello legislativo, quello della finanza, quello della formazione, quello tecnologico, dell’informazione e comunicazione, per finire con quello della mobilità.

Il 24 maggio, invece, si è svolta l'Assemblea generale di “Uniamo le energie”, per fare il punto sullo stato dell'arte nella politica, nelle strategie e nelle azioni per il risparmio energetico, l'abbattimento dei consumi e l'incentivazione degli impianti rinnovabili non solo in Piemonte, ma anche in Italia e nell'intero contesto internazionale, tematiche che hanno attirato l’attenzione e la partecipazione degli enti locali, delle comunità montane, delle imprese e di numerosi cittadini piemontesi.

Nel corso di questa Assemblea, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, del fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, dell'assessore regionale all’Energia, Andrea Bairati, del rettore dell'Università di Torino, Ezio Pellizzetti, del direttore Strategie e Sviluppo di Eni, Leonardo Maugeri, dell'amministratore delegato della Mossi&Ghisolfi, Guido Ghisolfi, è stato lanciato il “Manifesto per l’indipendenza energetica dal petrolio”.

Tale Manifesto parte della premessa che per ridurre la dipendenza dal petrolio occorre un impegno collettivo straordinario, quotidiano, fatto di comportamenti, regole e strumenti coerenti. Con tale dichiarazione il Piemonte ufficializza l’intenzione di raccogliere questa sfida investendo sulle energie rinnovabili, sul risparmio e le tecnologie sostenibili.

All’interno del testo viene ribadito l’impegno, articolato in dieci punti, che ognuno deve assumere da qui al 2020 per condividere concretamente gli obiettivi fissati dall'Unione Europea: + 20% di produzione da fonti rinnovabili, - 20% di emissione di gas serra, + 20% di risparmio energetico, +10% di biocarburanti ricavati non da fonti alimentari, ma da cellulosa e residui legnosi, una modalità che permette di proteggere i boschi e, nello stesso tempo produrre energia.

Per ottenere tali risultati occorre promuovere le fonti energetiche rinnovabili e il risparmio energetico, progettare case e luoghi di lavoro con criteri nuovi capaci di autoprodurre calore ed energia garantendo comfort e rispetto ambientale, sostenere la ricerca e favorendo il risparmio e l’autoproduzione energetica, usare mezzi pubblici di trasporto e veicoli non inquinanti ad alta efficienza energetica che sfruttano fonti rinnovabili, sostenere una produzione agricola attenta ai valori e alle risorse ambientali come quella piemontese, far crescere i giovani in una cultura energeticamente più sobria, razionale e giusta, sviluppare una formazione tecnica dei lavoratori e delle imprese improntata allo sfruttamento delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, ridurre il divario energetico che punisce i più poveri e svantaggiati e dare possibilità a tutti di prelevare e immettere energia attraverso una rete aperta e diffusa in cui tutti possiamo essere consumatori e produttori al tempo stesso.

A margine dell'evento è stato presentato il plastico di un modello di "casa passiva", che sarà costruita nel centro di Settimo Torinese, progettata rispondendo a criteri di economicità (costa 100.000 euro), riduzione di emissioni inquinanti e senso di piacere dell'abitazione, che lascia spazio alle differenti modalità ed esigenze di vita, capace di produrre energia utilizzando tutte le tecnologie disponibili per limitare i costi e l'impatto ambientale.

Al termine della due giorni tutti gli autorevoli partecipanti hanno insistito sull’importanza dell’impegno assunto dalla Regione.
Il Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ha sottolineato come “il cosiddetto patto del 20% - aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili e ridurre le emissioni di anidride carbonica e i consumi regionali entro il 2020 - segna per noi un duplice impegno: uno più di carattere economico, perché è evidente che la sfida della globalizzazione rende la sfida energetica una questione mondiale sulla quale si deciderà il futuro del pianeta, e un altro di carattere civile. Dobbiamo guardare a questa fase della globalizzazione con l'intelligenza di chi è capace di proporre un nuovo rinnovato patto tra scienza ed economia, per una nuova armonia, anche etica”.

In sintonia con le dichiarazioni di Chiamparini è stata Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte. “Investire sulle energie rinnovabili è un grande progetto per il nostro futuro. Non esistono soluzioni semplici a una questione tanto complessa, ma molti segmenti di soluzioni possibili. Una di queste è dare impulso alla ricerca, investire sui nostri cervelli, che rappresentano una fonte energetica rinnovabile tra le più preziose”.
“Raggiungere l'indipendenza energetica dal petrolio si può se il progetto che sta alla base di questa sfida è forte e condiviso da tutti: istituzioni, mondo economico, cittadini. La Regione Piemonte farà la sua parte, aiutando le imprese che investono in fonti rinnovabili, potenziando la domanda pubblica e sostenendo la domanda delle famiglie che decideranno di ristrutturare o costruire le proprie case utilizzando materiali e soluzioni a basso impatto energetico”.