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Assobeton: i ritardi nei pagamenti della P.A. stanno uccidendo il nostro comparto

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“Non c’è un istante da perdere, bisogna agire in fretta se non si vuole che questa interminabile crisi lasci dietro di sé un tappeto di aziende morte”, dichiara il presidente Renzo Bullo


Dal Governo tante promesse ma nulla di fatto sino ad oggi. Forse, a chi ci governa, non è ben chiaro il danno irreparabile che i ritardi dei pagamenti delle PPAA stanno generando". A dichiararlo è Renzo Bullo, Presidente di Assobeton, l’Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi.

L’ossigeno è finito e le imprese, anche quelle sane, stanno chiudendo per mancanza di liquidità. Non c’è un istante da perdere, bisogna agire in fretta se non si vuole che questa interminabile crisi lasci dietro di sé un tappeto di aziende morte che non rinasceranno mai più”.

La catena dei ritardati pagamenti originati dalle PPAA trasferisce i propri effetti sui General Contractor fino alle nostre imprese di prefabbricazione che per acquistare le materie prime, spesso da imprese fornitrici di grandi dimensioni, sono costrette, in mancanza di un forte potere contrattuale, "a pagare in tempi ristretti e certi senza poter trasferire a valle questo barbaro costume prettamente italico che, cosa molto grave, viene praticato proprio dalle Amministrazioni Pubbliche".

Inoltre, la legge 135/2012 art. 12 Comma 80, oltre all’obbligo di pagare nei termini di 60 gg. i trasportatori impone pesanti sanzioni nei confronti di coloro che non lo rispettano: i prefabbricatori hanno oneri per il trasporto che arrivano ad un’incidenza sul fatturato del 10%.

Assobeton in quattro anni ha già perso il 30% degli associati che hanno chiuso le loro attività: è un segno tangibile - conclude Bullo - delle reali difficoltà di un comparto, portatore di un know how che tutta Europa ci ammira, che è stato per decenni uno dei simboli dell’impresa manifatturiera italiana”.