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Assoelettrica, attenzione agli incentivi per le Rinnovabili

Energie rinnovabili di
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Il decreto legge sulle Rinnovabili, secondo il presidente dell’Associazione Giuliano Zuccoli, può consentire di evitare ''l'assalto alla diligenza'' degli incentivi che portano aumenti in bolletta


Il decreto legge sulle rinnovabili ''e' apprezzabile nelle linee generali'' perche' avvia ''un percorso di riforma strutturato e coerente'' che consente ''il raggiungimento degli obiettivi previsti al 2020'' e puo' consentire di evitare ''l'assalto alla diligenza'' degli incentivi che porta aumenti di costi in bolletta. E' quanto ha spiegato il presidente di Assoelettrica, Giuliano Zuccoli, in vista di un'audizione alla Camera dei Deputati sul provvedimento.

Zuccoli ha ricordato che attualmente ci sono richieste per la realizzazione di impianti rinnovabili ''per 150MW a fronte di un picco di domanda totale in Italia pari a 54MW''. Questo rappresenta un vero e proprio ''assalto alla diligenza'' e "non e' pensabile che siano incentivati investimenti che alla fine fanno ulteriormente aumentare i costi dell'energia che da noi sono gia' alti''.

Questo non significa, ha aggiunto, che non ci sia bisogno di un sistema razionale di incentivi: ''In un mondo ideale preferiremmo un sistema che non ha bisogno di incentivi ma nel mondo reale non e' cosi' e quindi serve un meccanismo di incentivi mirato al rispetto dei vincoli europei (una quota del 17% di fonte primarie rinnovabili al 2020) altrimenti gli investitori privati non si muoverebbero a causa del rischio regolatorio e non avendo certezza del ritorno degli investimenti''.

Sul merito del provvedimento Zuccoli ha rilevato che ''oggi il livello dell'obbligo di acquisto dei certificati verdi non e' piu' sostenibile'' ma allo stesso tempo e' necessario evitare ''una cosi' marcata riduzione del prezzo di ritiro dei certificati verdi, anche in considerazione dei gia' elevati risparmi conseguibili con la riduzione della quota d'obbligo''.

Assoelettrica propone poi di far slittare dal 2015 al 2016 l'annullamento delle quote d'obbligo e chiede che la pianificazione dello sviluppo delle fonti rinnovabili avvenga ''su base nazionale e non locale''.