Assolterm ha presentato la propria proposta sul Conto Energia

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
L'Associazione ha fatto le proprie osservazioni in occasione dell'11° Convegno Nazionale sul solare, nell'ambito della manifestazione fieristica Solar Expo 2011 che si è tenuta dal 4 a l 6 maggio a Verona.


Nell'ambito della Mostra Convegno Solarexpo, Assolterm ha organizzato quest'anno l'11a edizione del Convegno Nazionale sul solare termico dal titolo emblematico “Il tetto che scotta: incentivi e sfide del solare termico al 2020”. Il riferimento costante, per tutta la durata del convegno, è stato il decreto n. 28 del 2011, pubblicato il marzo scorso, con il quale l'Italia ha recepito la Direttiva 2009/28/CE.
È stata l'occasione per Assolterm per fare il punto sul mercato del solare termico in Italia e sulle novità introdotte dalla nuova normativa.

Il mercato del solare termico rappresenta il secondo mercato europeo in numeri assoluti con un installato annuale che si aggira intorno ai 500.000 metri quadrati e una capacità installata che supera i due milioni e mezzo di metri quadrati. Se però consideriamo l'installato pro capite, siamo intorno a 0,04 m2/abitante, al di sotto della media europea che è di 0,06 m2/abitante e ben lontani dagli 0,43 dell'Austria. Insomma, molto è stato fatto ma c'è ancora tanto da fare e il decreto di recepimento della Direttiva 202020 sembra proprio rappresentare l'occasione giusta.

Il riferimento è in particolare al cosiddetto “conto energia” termico introdotto all'art. 28 del Decreto che “ha lo scopo di assicurare una equa remunerazione dei costi di investimento ed esercizio ed è commisurato alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili” e che dovrà entrare in vigore a partire dal 1° gennaio 2012.

Assolterm ha illustrato la propria proposta di conto energia per il solare termico:

- Si applica a tutti gli impianti solari produttori di energia termica per l'acqua calda sanitaria o di processo, il riscaldamento e il raffrescamento.
- Per gli impianti sotto i  35 kWth (= 50 m2), l'incentivo viene calcolato su base tabellare.
- Per gli impianti da 35 kWth a 1000 kWth di potenza nominale (da 50 a 1430 m2), l'incentivo è commisurato all'energia termica effettivamente prodotta contabilizzata attraverso un contatore applicato all'impianto.
- È cumulabile con altri incentivi pubblici “non statali” (tipicamente finanziamenti in conto capitale a livello regionale, provinciale e comunale).
- Per quanto riguarda il periodo di diritto all’incentivo, la proposta prevede due possibilità: 5 e 10 anni. Nel caso in cui il conto energia durasse 10 anni, si dovrebbe partire con una tariffa di 0,16 euro/kWh per arrivare a 0,10 nel 2020. Nel caso in cui durasse 5 anni, si partirebbe con una tariffa di 0,27 euro/kWh per arrivare a 0,17 nel 2020.
- Le tariffe incentivanti ipotizzate rispondono alla necessità di dare inizialmente al mercato un impulso importante per poi decrescere significativamente negli anni successivi, man mano che decrescono i costi delle tecnologie e si sviluppa il mercato.
- L'obiettivo finale è quello di sviluppare un mercato del solare termico sano e duraturo, che risponda alle esigenze di risparmio economico ed energetico per l'utente finale e per la collettività e al raggiungimento degli obiettivi al 2020 fissati nel Piano di Azione Nazionale per le FER. Con tale obiettivo la proposta è stata strutturata in modo da garantire la qualità degli impianti e delle installazioni ed evitare rischi di speculazione che finirebbero col danneggiare il mercato stesso.


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