Rimuovere le limitazioni agli impianti fotovoltaici a terra e rivedere il sistema di incentivi per dare ''continuita' e certezza agli investimenti''. Sono queste , in estrema sintesi, le proposte di modifica al decreto rinnovabili, fatte oggi da Assosolare nel corso di un'audizione alla Commissione Industria del Senato.
''Proponiamo la cancellazione dell'articolo 8.5 del decreto rinnovabili - ha spiegato il segretario generale dell'associazione delle imprese del fotovoltaico, Francesca Marchini - che pone limitazioni alla costruzione di impianti fotovoltaici a terra.
Il fotovoltaico infatti non e' un rischio per l'agricoltura: anche nell'ipotesi che l'intero nuovo tetto fotovoltaico (3.000 MW) venga utilizzato per l'installazione di impianti a terra, si avrebbe un'incidenza pari allo 0,019% della superficie italiana e allo 0,045% dell'area agricola utilizzata''.
''Proponiamo poi - ha aggiunto - una modifica all'articolo che prevede una revisione degli incentivi nel terzo anno del Conto Energia appena approvato, nell'ottica di garantire continuita' e certezza per gli investimenti, come nello spirito del Conto Energia''.
In audizione, ha concluso, ''abbiamo anche voluto fare chiarezza su effettivi costi e benefici del settore: per il fotovoltaico, nel 2010 il cittadino ha speso in bolletta 0.6 euro al mese - equivalente a solo l' 1.6% della bolletta - contro i circa 2 della Germania, a fronte di significative entrate fiscali per lo Stato dal fotovoltaico, che nel 2009, ad esempio, sono state pari a circa 300 milioni di euro''.