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Autorizzazione paesaggistica semplificata: raggiunta l’intesa in Conferenza Unificata

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Il provvedimento è frutto dell’operatività del gruppo di lavoro Anci, Regioni e Ministero dei Beni culturali, che ha reso più agevole l’individuazione e il ricorso all’iter semplificato


Aggiornare e razionalizzare i procedimenti semplificati di autorizzazione paesaggistica, per gli interventi di lieve entità. Questo il senso dello schema di D.P.R. recante la modifica del D.P.R. 139/2010 sul “procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica per gli interventi di lieve entità”, che oggi ha raccolto l’intesa dell’Anci in sede di Conferenza Unificata.

I Comuni hanno espresso soddisfazione per le modifiche che verranno apportate al provvedimento emanato poco più di due anni fa e che “conteneva segnalazioni di ragionevolezza, ma che erano oggetto di una serie di interpretazioni cavillose da parte delle Sovrintendenze, limitando la portata semplificatoria e creando in molti casi situazioni di stallo sui territori”.

Il provvedimento è frutto dell’operatività del gruppo di lavoro Anci, Regioni e Ministero dei Beni culturali,costituito con D:M: del 14.06.2012, che nell’arco di soli sei mesi ha modificato il testo del D.P.R. per rendere più agevole l’individuazione e il ricorso all’iter semplificato da parte del privato interessato e l’attività di controllo delle amministrazioni preposte, evitando il più possibile interpretazioni soggettive e limitanti.

L’Anci esprime apprezzamento per la disponibilità dimostrata dal Ministero dei Beni culturali: sono infatti state accolte quasi tutte le osservazioni dell’Associazione e, auspicando che questo modus operandi divenga ordinario, ha espresso la raccomandazione di dare al più presto continuità all’attività del gruppo di lavoro MiBAC-Regioni-ANCI per completare l’aggiornamento e la razionalizzazione delle disposizioni riferite ai procedimenti paesaggistici, con particolare riferimento agli artt. 146, 149, 167 e 181 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, intervenendo quindi anche sulla parte sanzionatoria giudicata, a volte, oggettivamente eccessiva.