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Bioedilizia: in Toscana approda la Smart House

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Domani, mercoledì 7 Maggio 2008 alle 10.30, ci sarà l’inaugurazione del primo progetto di residenza a basso consumo energetico a Poppi (Ar). L'investimento complessivo in ricerca sulla nuova costruzione e' stato di un milione e mezzo di euro.

Questo progetto rappresenta il primo esempio di residenza a basso consumo energetico pensato appositamente per il clima delle regioni italiane, e che potrebbe servire come prototipo per nuovi insediamenti abitativi in Toscana come nel resto del Paese.

La Smart House (lett. Casa Intelligente), catalogata in classe energetica A, la piu' bassa, puo' arrivare a soddisfare, in alcune zone, il severo standard tedesco 'passivehaus' (casa passiva), ovvero completamente autosufficiente dal punto di vista energetico.

La Mabo stima una produzione di 200 unita' l'anno entro il 2010. Ogni abitazione si costruisce in 7 giorni lavorativi dalle fondamenta al tetto e, comprese le rifiniture, e' pronta per l'uso in 8-10 settimane.

La dotazione che permette l'ottima performance energetica prevede pannelli solari per il riscaldamento dell'acqua; un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica; il tetto in legno lamellare ventilato; la caldaia a metano a condensazione; una ventilazione meccanica e i vetri isolanti. La Smart House e' antisismica e predisposta per la domotica.

Puo' essere personalizzata sia all'interno che all'esterno. La metratura varia da 60 a 150 metri quadri. Il modello-base e' costituito da una zona di ingresso, una ampia zona giorno con finestra scorrevole esposta a Sud (per facilitare il rendimento dell'esposizione solare mesi invernali; in estate il balcone contrasta i raggi UV), una zona pranzo-cucina molto luminosa grazie all'apporto di illuminazione aggiuntiva dei camini di luce, due camere doppie, due bagni e uno studio.

Tra il 2000 e il 2005 sono state costruite in Italia mediamente 226mila unita' abitative ogni anno; se fossero state Smart Houses: si sarebbero risparmiati 27 milioni di kilowatt ora al metro quadrato; i consumi derivanti dal riscaldamento si sarebbero ridotti dell'80%; i pannelli fotovoltaici avrebbero prodotto 325 milioni di KWh l'anno, il fabbisogno medio di 80mila famiglie e infine i pannelli solari termici avrebbero riscaldato 48 miliardi di litri d'acqua.